ULTIMA PARTE DI INCONTRI SUL CARISMA FRANCESCANO (poi inizia la Testimonianza di vita Francescana Secolare)
Art. 10-11-12
Cristo:
1 Obbediente
2 Povero
3 Puro di cuore
1
Obbediente (ob-audire. Ascoltare per. Prestare ascolto)
Tutto in Francesco é vissuto alla luce del rapporto con Cristo.
Per Gesù l’obbedienza non è qualcosa dentro l’esistenza, ma è l’esistenza intera.
Obbediente ai genitori….
Il Figlio non fa nulla da se stesso.
Croce é l'obbedienza assoluta.
Fondamento dell’obbedienza è la fiducia. Depose la sua volontà in quella del Padre.
Non passività od obbedienza da schiavo.
Non devo affermare me stesso o attirare l’attenzione su di me, ma devo lasciar trasparire Dio, le cose di Dio, le Parole di Dio.
In Francesco l’obbedienza è totale – piena libertà dalle cose.
Obbedienza reciproca – anche il Ministro obbedisce.
Obbediente alla mia storia.
Anche le circostanze più difficili. Santità è accogliere la propria storia.
2
Povero
"sine proprio".
Francesco sceglie la povertà di Cristo.
Riconoscere che ogni cosa è dono.
Pellegrini e forestieri.
La povertà é un valore, non automaticamente, ma solo in quanto sgorga dalla fede e conduce alla carità.
Non disprezzo delle cose.
Né invidia, né ira, né turbamento quando gli altri peccano, non sono come li vorremmo e come riteniamo giusto che sia. Operare la pace.
Non appropriarsi di nulla nel rapporto con gli altri. Giusto rapporto
3
Purezza di cuore é il giusto rapporto con gli altri - né possesso né sfruttamento.
Cristiani sono cittadini del cielo. Lettera a Diogneto.
Vivono la terra come patria “relativa”.
Vedono con gli occhi di Dio. Perché hanno lo Spirito di Dio e di Cristo.
MINORITÀ.
Sintesi delle tre virtù sopra.
Minore è colui che, vivendo in obbedienza, povertà e purezza di cuore, si mette a servizio dei fratelli privilegiando gli ultimi.