Gesù 45 – Malachia
Verrà Elia prima di quel giorno
Potrebbe essere stato un libro anonimo
Malachia “il mio messaggero”
Alcuni ritengono sia di stirpe sacerdotale.
Oltre questo libro non se ne parla.
L’autore critica gli errori del suo tempo, ma ama il suo popolo e spera che tornando alla Alleanza possa favorire l’avvento dell’epoca messianica.
È DIFFICILE CRITICARE E AMARE.
Verità te in caritatis
Questo libretto scorrevole e schietto è fondamentale per la vocazione dei “profeti” di ogni tempo.
Scritto tra il 515 (data del ripristino del culto nel tempio riedificato) e il 445 (proibizione dei matrimoni misti da parte di Neemia). Probabilmente è vicino al 445.
Lo slancio proclamato da Aggeo e Zaccaria si è affievolito.
In mezzo ad un mondo malvagio, Malachia parla perché non venga meno la fede dei giusti.
Il libro si sviluppa in sei “dispute”.
La struttura è identica:
inizia con una asserzione di Dio (1,2), una domanda retorica (2,10), un rimprovero (2,17; 3,13) o una dichiarazione su se stesso;
poi c’è una risposta sotto forma di obiezione o di domanda stessa;
Jahweh o il profeta respingono l’obiezione e rilanciano;
si conclude con un annuncio di giudizio o di salvezza.
Divisione
1,1 titolo
1,2-5 prima disputa – Jahweh ama Israele e punisce Edom
1,6-2,9 seconda disputa – accuse contro I sacerdoti che non si curano dei sacrifici e dell’insegnamento della Torah
2,10-16 terza disputa – accuse contro la comunità ed Esortazioni – matrimoni misti e adulterio
2,17-3,5 quarta disputa – accusa e giudizio contro chi pratica l’ingiustizia sociale
3,6-12 quinta disputa – invito alla conversione e salvezza – contrasti fra “clero e laici” – obblighi verso il Tempio
3,13-21 sesta disputa – annuncio del giudizio escatologica – i giusti e I malvagi
3,22 primo epilogo
3,23-24 secondo epilogo.
Linee teologiche
Continuo ritorno alla Torah
Esprimere un culto puro a Jahweh
Vivere in purezza il matrimonio (il ripudio e I matrimoni misti significava spesso idolatria)
Praticare la giustizia
L’età messianica
Il tempo in cui vive Malachia è “tempo cattivo”.
Mancanza del culto – idolatria – infedeltà coniugale e relazionale – ingiustizia sociale …
Ma Dio vince. Prepara un mondo nuovo.
Con valori rovesciati, rispetto ai nostri.
Malachia è un instancabile cantore della misericordia di Jahweh.
Lo stare con Lui ci salva.
Viene, come primo abbozzo, messo in luce il rapporto fra fede, culto e opere.
Lettura
1
Israele è sfiduciato e non si sente più popolo eletto. Dio dà prova del suo amore.
I sacerdoti (e per mezzo loro tutto il popolo) offrono a Dio gli “avanzi”.
1,11 centro del libro.
Nel futuro escatologica il sacrificio sarà perfetto.
Si preannuncia il sacrificio di Cristo.
Padre veramente santo a te la lode da ogni creatura. Per mezzo di Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, nella potenza dello Spirito Santo, fai vivere e santifichi l’universo, e continui a radunare intorno a te un popolo, che da un confine all’altro della terra offra al tuo nome il sacrificio perfetto. (Preghiera eucaristica III)
Noi possiamo oggi offrire un sacrificio perfetto.
2
1-9 Dio farà cessare o sacrifici degli infedeli leviti.
5-6 La perfetta comunione con Dio (sull’esempio di Levi)
L’ufficio sacerdotale fa diventare messaggeri di Dio. Interpreti e insegnanti della Torah.
I sacerdoti hanno tradito l’alleanza. Saranno tolti di mezzo.
10-16 Chi pecca tradisce sempre: se stesso, Dio, gli altri.
Prima i vicini: moglie, figli etc…
Non avrà la vita.
Unico rimedio: “vegliate sul vostro spirito e non tradite”.
17 La solita domanda dei “buoni”: perché ai cattivi va sempre tutto bene?
Dio non accetta tali domande.
Nel cap. 3 la risposta.
Possiamo amare.
3
1-5 La risposta di Dio a quello che sembra ingiusto è “il giorno di Jahweh”
6-12 la maledizione viene a Jahweh dalla mancanza dalla giusta adorazione di Dio
13-21 nel giorno di Jahweh i giusti trionferanno.
v. 17 è il primo testo dell’A.T. Ti. Dove si annuncia la distinzione tra buoni e cattivi nell’era escatologica, cioè alla fine della storia.
22-24 questi vv. Sono un’aggiunta posteriore.
Ricordatevi della legge di Dio.
Elia tornerà. Prima del compimento.
Quando?
Mt 11,12-14.17,10-13
Prima deve venire Elia?
Giovanni Battista è quell’Elia che deve venire.
Gesù è il compimento di ogni cosa.
SIAMO PRONTI ALL’INCONTRO?
Padre Nostro