PROFESSO E ASPETTO 21 giugno 2013
Professo un solo Battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Dopo aver creduto in Dio Trinità ed aver creduto la Chiesa, veniamo a noi.
Ecco i due verbi dell’azione, la nostra azione: PROFESSO e ASPETTO.
PROFESSO
Dopo aver professato appunto di credere ad una Verità infinita ed intera, ci sembra che la cosa da professare sia una e semplice: il Battesimo per il perdono dei peccati.
Intanto tutto il credo è una professione: professo di credere.
Alla fine professo di professare. Lo dichiaro apertamente. Lo dico.
Il perdono dei peccati.
Il fine della mia vita è la salvezza. Per salvarmi occorre che io viva con Cristo. Che mi appoggi a Cristo per le mie carenze, debolezze, tristezze, etc….. Vivo questa vita per entrare in Cristo.
Il Battesimo.
Potremmo professare tante cose. Ma niente sarebbe senza Battesimo.
Il Battesimo è la porta dei sacramenti, di tutta la vita con Cristo.
Cosa vuol dire Battezzare?
“Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo” Mt 28,19
Con il Battesimo entro nella Pasqua di Cristo che è evento trinitario.
Uno degli effetti del Battesimo è appunto il perdono dei peccati. Il farmi nuova creatura. Per questo professo il Battesimo. Perché nella mia vita tutto inizia dal Battesimo. Non come evento di un giorno, ma come potenza di vita, di tutta la vita.
Uno solo.
Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti. Ef 4, 4-6
Il Battesimo in Cristo è uno solo.
Intanto è irripetibile. Posso cadere in qualsiasi genere di peccato, ma niente potrà cancellarmi il Battesimo se conferito regolarmente. Se mi immergo in Cristo e Cristo viene in me, è chiaro che non se ne va se cambia il vento. Le promesse di Cristo sono irreversibili.
Ecumenicamente irripetibile. Anche se ricevuto dai fratelli separati. Cristo è uno. Il Battesimo è uno.
È uno perché non finisce. È lo stesso per sempre. Se finisse potrei professarne due……
DOMANDACCIA
Professo il mio Battesimo o aspetto la luna?
Quale dignità assegno al mio Battesimo?
ASPETTO
Aspetto due cose: la resurrezione e la vita.
Era allora malato un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella. Maria era quella che aveva cosparso di olio profumato il Signore e gli aveva asciugato i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle mandarono dunque a dirgli: «Signore, ecco, il tuo amico è malato». All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non è per la morte, ma per la gloria di Dio, perché per essa il Figlio di Dio venga glorificato». Gesù voleva molto bene a Marta, a sua sorella e a Lazzaro. Quand’ebbe dunque sentito che era malato, si trattenne due giorni nel luogo dove si trovava. Poi, disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!». I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?». Gesù rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; ma se invece uno cammina di notte, inciampa, perché gli manca la luce». Così parlò e poi soggiunse loro: «Il nostro amico Lazzaro s’è addormentato; ma io vado a svegliarlo». Gli dissero allora i discepoli: «Signore, se s’è addormentato, guarirà». Gesù parlava della morte di lui, essi invece pensarono che si riferisse al riposo del sonno. Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto e io sono contento per voi di non essere stato là, perché voi crediate. Orsù, andiamo da lui!». Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse ai condiscepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui!». Venne dunque Gesù e trovò Lazzaro che era già da quattro giorni nel sepolcro. Betània distava da Gerusalemme meno di due miglia e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria per consolarle per il loro fratello. Marta dunque, come seppe che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa chiederai a Dio, egli te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risusciterà». Gli rispose Marta: «So che risusciterà nell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno. Credi tu questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo».Dopo queste parole se ne andò a chiamare di nascosto Maria, sua sorella, dicendo: «Il Maestro è qui e ti chiama». Quella, udito ciò, si alzò in fretta e andò da lui. Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. Allora i Giudei che erano in casa con lei a consolarla, quando videro Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono pensando: «Va al sepolcro per piangere là». Maria, dunque, quando giunse dov’era Gesù, vistolo si gettò ai suoi piedi dicendo: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». Gesù allora quando la vide piangere e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente, si turbò e disse: «Dove l’avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Vedi come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Costui che ha aperto gli occhi al cieco non poteva anche far sì che questi non morisse?». Intanto Gesù, ancora profondamente commosso, si recò al sepolcro; era una grotta e contro vi era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, già manda cattivo odore, poiché è di quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti ringrazio che mi hai ascoltato. Io sapevo che sempre mi dai ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». E, detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, con i piedi e le mani avvolti in bende, e il volto coperto da un sudario. Gesù disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare». Gv 11, 1-43
Aspetto che Cristo realizzi in me e in tutto le sue promesse. Che Cristo arrivi. Cristo è già arrivato, ma la salvezza va completata.
Aspetto la resurrezione della carne. Che riguarderà i vivi ed i morti. Recupererò il mio corpo trasfigurato.
Tutti risorgeremo.
La morte sarà sconfitta. (fr. Os 13,14 – 1Cor 15,55)
Tergerà ogni lacrima. (Ap 7, 17)
Allora ci sarà la vita piena. Quella del mondo che verrà.
Passeranno i cieli … (Mt 24, 35)
Ci saranno nuovi cieli e nuove terre.
Da qui partono due tentazioni per noi, le più grandi.
- Conoscere il futuro e, magari, dominarlo.
- Attendere oziosi con lo sguardo rivolto al cielo.
Nessuno scritto apocalittico e profetico ci svela il come: non ci è dato a sapere.
Tutti gli scritti ci invitano alla vigilanza.
Non c’è posto per: curiosità, paura, ansia, spiritualismo, distacco…. Perché state a guardare?...
DOMANDA DEL RADDOPPIO
COSA ASPETTO VERAMENTE?
Amen. È la professione più impegnativa. Viviamo come preghiera conclusiva questo Amen. Così è.
O alto e glorioso Dio, illumina il cuore mio. Dammi fede retta, speranza certa, carità perfetta, umiltà profonda, senno e conoscimento che io possa servire i tuoi comandamenti. Amen. FF 276