PROFESSARE                                           12 aprile 2013

 

Vicino a te è la parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore: cioè la parola della fede che noi predichiamo. Poiché se confesserai con la tua bocca che Gesù è il Signore, e crederai con il tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza. Dice infatti la Scrittura: Chiunque crede in lui non sarà deluso. Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che l’invocano. Infatti: Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato.      Rm 10, 8b-13

 

Noi, oggi professiamo la fede con queste parole:

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.

 

Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, mori e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.

Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.


Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo Battesimo per il perdono dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

 

Basi per partire.

Il Credo, non è stato scritto né recitato da Gesù, neanche dagli Apostoli o dalla generazione successiva. Il credo, come noi lo conosciamo è frutto di un cammino terminato solo nei concili di Nicea (325) e Costantinopoli (381).

 

 La fede dei cristiani cammina. Cresce, si sviluppa. Quella del popolo intero come quella di un singolo, come la mia.

Come cammina la mia fede?

Parte da una rivelazione, intuizione … iniziale (leggere il testamento di Francesco)

Prosegue con:

-          riflessioni ed esperienze “intimamente connesse”, passi in avanti

-          dubbi, domande, altre esperienze (sempre connesse), eresie… (molte)

-          ritorni….

-          fino ad una formulazione paradigmatica. Che cioè mette dei punti fermi.

 

La prima professione di fede del tempo apostolico era, semplicemente: “Gesù è il Signore”.

Perché era necessaria e sufficiente questa semplice formula?

Interroghiamoci su questo.

In tutte le cose, c’è un prima, un durante e un dopo.

Le cose dette van dette, quelle non dette non vuol dire che non esistono ma..

o non le abbiamo pensate

o non le abbiamo ben chiare

o sono talmente scontate che non importa nemmeno dirle…..

 

DOMANDACCE

COME È ENTRATA LA PROFESSIONE DI FEDE DENTRO DI ME?

COME ESCE LA PROFESSIONE DI FEDE DA ME?

 

Preghiera    In verità vi dico: se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile.   Mt 17, 20b