Gesù 18 – SAPIENZA: CHE È, CHI È?

 

Sette libri sono detti sapienziali:

Giobbe – Salmi – Proverbi – Qoèlet – Cantico dei Cantici – Salmi – Sapienza – Siracide

Ct e Sal non sarebbero strettamente sapienziali

 

Il percorso della sapienza:

ogni popolo, di ogni epoca, di ogni latitudine ha la sua sapienza.

Domanda di partenza: a che serve la sapienza?

La risposta è semplice: indicare la strada per una vita felice!

Dare cioè risposta agli eterni interrogativi del cuore di ogni uomo.

 

I popoli dell’oriente furono maestri di sapienza.

Da questi, a partire dall’epoca della monarchia (David, Salomone…) prende spunto anche Israele per elaborare una “propria” sapienza.

 

La sapienza dei popoli è “terrena”. Parte da esperienze vissute per stilare massime, proverbi, detti col fine di insegnare il retto vivere. Vivere bene fa bene, vivere male fa male.

La riflessione sapienziale prende avvio dalla ragione.

 

Israele riprenderà questa sapienza, ma la innesterà nella insostituibile fede in Jahwe.

Allora la vera sapienza è il timore di Dio e il timore di Dio è la pietà.

“Il timor di Dio è l’inizio della sapienza” (Pr 1,7; 9,10 ; 15,32; Gb 28,28)

 

In Israele si svilupperanno:

Sapienza tribale “popolare – rurale. Critica nei confronti della società classica per affermare ideali di solidarietà e giustizia.

Sapienza di corte “di scuola”. Insegnata a scuola comprende le norme del galateo, la sapienza per principi, re etc.

Sapienza teologizzata “rivelata”. Si sviluppa dopo l’esilio. La sapienza non va più cercata per riflessione, ma è un dono di Dio. Diverrà sapienza personificata. Per una corrente di pensiero il più grande dono della sapienza di Dio è la Torah.

 

Stare con Dio ci dà una vita beata, lontani da Dio non si ha la vita.

Giobbe contraddirà, in parte, questo messaggio. Ma anche soltanto in orizzonte terreno non vi è altra via che la fede in Dio per vivere.

 

Il Siracide porrà in primo piano il problema della morte. Come fare? e il dopo?

Con la Sapienza vi è la svolta: le anime dei giusti sono nelle mani di Dio.

 

La sapienza si presenta (anche nei libri profetici) sotto quattro forme letterarie:

Il detto: proverbio; verdetto; enigma; detto numerico; ammonizione

L’istruzione

Il poema didattico

Il racconto didattico: leggenda; novella; romanzo

 

L’ambiente dei sapienti è diverso dai sacerdoti e dai profeti. Spesso i profeti non esalteranno affatto la sapienza. Dando importanza alla rivelazione di Dio “diretta”.

Dall’esilio in poi queste tre correnti si incontrano. Così si riconoscono a vicenda. E tutte e tre ritrovano ma propria radice in Salomone. Più sapienti di tutti i sapienti degli altri popoli.

 

La sapienza per Israele è Dio stesso. Poi viene vissuta come un’opera di Dio. Come una emanazione di Dio, aprendo la via alla Trinità. Paolo chiamerà Cristo: Sapienza di Dio.  (1Cor 1, 24) – Si veda Lc 7, 31-35

 

Qui vi è uno più grande di Salomone. (Mt 12, 42)

 

IN CRISTO TUTTO SI RICAPITOLA.

Sacerdozio, profezia, sapienza, regalità ………………………..

 

RITROVO TUTTA LA MIA VITA IN CRISTO?