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                                                                                  NEL FIGLIO                                                             aprile – maggio 2013

 

  1. 1.       Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create.
  2. 2.       Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo.
  3. 3.       Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, mori e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture,
  4. 4.       è salito al cielo,
  5. 5.       siede alla destra del Padre.
  6. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti,
  7. e il suo regno non avrà fine.

 

 

1                                                                                                   5                                                   

 


                                    2                                                 4                                                   6                  7

 


                                                      3

 

Il cammino di Gesù Cristo, come si vede è una parabola. Da Dio viene e a Dio ritorna.

Il Vangelo di Giovanni segue perfettamente questa parabola.

Solo il punto 3 riguarda il Gesù storico, vissuto sulla terra 2000 anni fa.

 

Nella nostra professione di fede noi professiamo tutti i 7 punti indicati. La discesa è indicata dal punto 2 e la salita dal 4.

Adesso stiamo vivendo il 5 in attesa del 6 e del 7.

 

Ad ogni Eucaristia cui partecipiamo: annunciamo la tua morte o Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

 

Mediteremo sulla nostra vita alla luce della “parabola” di Gesù in tre tappe.

 

1

Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create.

 

2-3-4

Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo.

Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, mori e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture,

è salito al cielo,

 

5-6-7

siede alla destra del Padre.

E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti,

e il suo regno non avrà fine.

 

 

 

 

1

Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create.

 

In questa parte vediamo emergere fortemente la persona divina di Gesù.

Un solo Signore.

“In principio … era Dio”.

Alla fine, per noi, dopo 2000 anni, sembra non essere difficile credere alla divinità di Gesù.

Ma il difficile è unire le due cose. Cioè pensare, alla fine, che Dio sia “uno di noi”.

Che la carne sia divinizzata.

Non può certo aiutarci la storia o la chimica.

Due sono le chiavi da cui partire:

libertà assoluta ed amore infinito di Dio.

 

ovviamente nel dire delle cose per parlare della Trinità si dicono più eresie che cose vere …

ma per capire occorre osare….

 

solo la libertà di Dio può scegliere di far sedere uno accanto a Lui per creare le cose

di generare da se stesso uno della stessa sostanza….

Prima dei secoli…

 

Dio è infinitamente libero, non ha nessuna necessità. Nessun bisogno.

 

Allora l’unica logica dell’agire di Dio è l’Amore.

 

Riusciamo, mai a capire, ma ad intravedere un barlume di luce della Trinità, soltanto in quanto ci sentiamo amati da Dio.

Dura domanda: Chi non è mai stato amato, può capire l’Amore?

 

Il principio primo è il Padre. Poteva fare tutto da solo. Poteva fare tutto.

Solo la presenza del Figlio lo fa diventare Padre.

Nelle nostre logiche. In quelle di Dio ci sta tutto. Tutto.

Allora il grande vulcano d’Amore può essere solo la Trinità, da cui tutto l’Amore nasce.

Qualsiasi amore nasce da dentro la Trinità.

Nasce un figlio unigenito, prima di tutti i secoli, della stessa sostanza, uguale….

E allora per mezzo di Lui tutte le cose possono essere.

 

Un’eterna relazione nasce nella Trinità.

Una dinamica senza fine.

Senza uscite.

Senza gelosie.

…..

Forse è questo, nella nostra durezza il punto più difficile: che Dio condivida.

 

Riflettiamo su questo.

 

Per me

Con la Trinità Dio mi sembra più ricco o più povero?

Più felice o più triste?

 

Preghiera O Dio, insegnami ad uscire tutto da me per rientrare tutto in me, più pieno. Amen

 

2

Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo.

Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, mori e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture,

è salito al cielo,

 

Dio scende dal cielo …. Per noi - Per la nostra salvezza

Due sono i motivi. Non solo la nostra salvezza, ma per stare con noi. Per essere.

 

Il Verbo si fa carne. Dalla Trinità esce un uomo …. Lo Spirito Santo si mette all’opera.

 

Dalla luce della Trinità, dalla infinita relazione partono delle missioni.

Il Figlio. Lo Spirito. Dio non aspetta. Viene.

I due grandi eventi da professare sono, i grandi temi di Francesco, l’incarnazione e la Pasqua.

Del Natale si dice solo che avvenne.

Della Pasqua si dà una collocazione storica precisissima. Si inserisce un personaggio storico: Pilato.

Il tutto avviene per noi.

 

Questo è il cuore della nostra fede, la luce della nostra speranza, l’anima della nostra carità.

Se Cristo non è risorto ……. .

Certo Dio non aveva bisogno assoluto della Pasqua, Dio non ha bisogni.

Ma la nostra fede si fonda sulla Pasqua. Dalla Pasqua viene a noi lo Spirito di Pentecoste.

La Pasqua dà senso e pienezza alle scritture.

 

Dopo il suo passaggio terreno Gesù ritorna al Padre. Sale.

 

ADESSO SIAMO NELLA PASQUA.

DA QUANDO CRISTO È RISORTO NOI SIAMO IN CAMMINO DENTRO LA PASQUA.

MA NOI VIVIAMO NELLA PASQUA?

 

Siamo in cammino come i due di Emmaus. Cristo risorto cammina con noi.

 

MA LO VEDIAMO?

COME SI COLLOCA NELLA NOSTRA VITA LA LETTURA SOTTO?

Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus,  e conversavano di tutto quello che era accaduto. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: «Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò: «Che cosa?». Gli risposero: «Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l’hanno crocifisso. Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le donne, ma lui non l’hanno visto». Ed egli disse loro: «Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furon vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. Ed essi si dissero l’un l’altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?». E partirono senz’indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone». Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.             Lc 24, 13-35

 

Preghiera O Dio, concedimi la grazia di riconoscere ogni giorno il Cristo risorto. Amen

 

3

siede alla destra del Padre.

E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti,

e il suo regno non avrà fine.

 

Siede.

Tutta la nostra vita, la nostra storia si svolgono in questo periodo.

Tra l’Ascensione-Pentecoste del ’33 (più  o meno) ed il ritorno del Cristo nella parusia.

Questa è la nostra vita.

Tutta la storia si svolge sotto lo sguardo attento di Cristo che è dentro la Trinità.

Alla destra, nel posto d’onore.

 

Cristo è Signore della storia

Come viviamo questo?

Lasciamo tutto a Lui? Facciamo tutto noi?

 

La risposta a queste domande determina tutta la mia vita presente.

……………………..

Se Cristo siede alla destra del Padre “dentro” la Trinità allora è sempre presente in me, anche se rimane sempre infinitamente altro.

Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me

Gioco veramente tutto su questo.

Questo è ciò che conta.

 

Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.                            (Gal 2, 20)

 

La vita cristiana sta tutta qua.

 

Poi viene la fede, fondamento della speranza che:

di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti

 

Verrà nuovamente e in maniera del tutto nuovo. Una cosa nuova.

Quella venuta sarà nella gloria, non nella umiltà e nella spoliazione.

Giudicherà. Quelli che troverà vivi e quelli morti prima.

 

Per me sarà una cosa nuovissima.

Fino ad allora c’è il paradiso, o altro. Poi cieli nuovi e terra nuova.

 

DOMANDONE

MA IO COSA SPERO?

IN COSA CREDO?

Veramente.

 

Credo veramente a queste novità?

Sono pronto? Se non con la vita, almeno col cuore?

 

Quando sarà venuto nuovamente allora: il suo regno non avrà fine.

Dio sia tutto in tutti. (1 Cor 15, 28)

 

Crediamo veramente a questo finale?

 

Preghiera O Dio, aiutami a credere al tuo Figlio ed imparami a stare con Lui. Amen