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ORDINE FRANCESCANO SECOLARE

Fraternità di Castel del Piano - Perugia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pensieri per l’estate

Una lettura del Vangelo di Marco

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

UNA BREVE INTRODUZIONE

Il Vangelo di Marco è, secondo gli ultimi studi, il vangelo ad essere stato scritto per primo. La data di composizione viene fatta risalire intorno al 70 d.C. da parte di Marco, che, come si evince dagli Atti degli Apostoli, seguì prima Paolo e poi divenne discepolo di Pietro. Per questo gli autori antichi definiscono Marco “interprete di Pietro” e dicono che il suo scritto sia indirizzato ai Cristiani di Roma.

Per la freschezza del messaggio e per il modo di narrazione si dice che Marco abbia scritto un “Vangelo all’aria aperta”.

L’interesse primario di Marco è Cristologico, tutto ruota intorno a Cristo. Col passare del tempo ci sono varie prese di posizione nei confronti di Gesù, da parte di: parenti, folla, discepoli, autorità religiose, etc.

Un argomento centrale è “Il Pane”. Che poi è quello che rimane a noi oggi, un Dio nascosto in un pezzo di pane.

Il progetto di Dio ha una chiarificazione progressiva fino a giungere alla proclamazione messianica. Subito dopo la proclamazione Gesù inizia il suo annuncio della morte. Tutto il Vangelo è chiuso in una parentesi tra: “Inizio dell’evangelo di Gesù Cristo, figlio di Dio” e “veramente quest’uomo era Figlio di Dio”. È questo il cuore del messaggio per gli uomini di allora e per quelli di ogni epoca.

Ma la domanda che rimane per noi è sempre la stessa: Chi è Gesù? È il Figlio di Dio, ma cosa significa questo?

Gesù è il Messia, ma non secondo le attese umane. La sua glorificazione non può avvenire se non attraverso la morte di croce e la resurrezione. Così la nostra sequela, non può che avvenire su questa strada. Non possiamo, come vorrebbero anche oggi alcuni, costruire una Comunità tentata di elaborare un progetto che mette in secondo piano la croce. Dobbiamo essere uomini coscienti del progetto di Dio per costruire una Comunità secondo le attese di Dio. Il Vangelo tiene in primo piano l’aspetto missionario, l’ansia per “quelli di fuori”. Non possiamo tenere per noi il nostro tesoro. I nostri talenti si moltiplicano dividendoli.

Buona estate.

 

 

Leggiamo il Vangelo di Marco

In questa estate intendiamo percorrere un itinerario con Gesù attraverso le parole di Marco. Non faremo esegesi della Parola, ma leggeremo un brano al giorno, di poche righe per illuminare la nostra giornata e compiere così l’intero percorso. La nostra lettura ha lo sguardo della contemplazione. Come al mattino guardando il tramonto veniamo colti dallo stupore e non ci domandiamo di quale materia è fatto il sole o quanto dista da noi, ma lo ammiriamo e basta, così con la Parola. Ogni giorno cercheremo di viverla con rinnovata meraviglia.

 

 

 

 

Pensieri per l’estate

 

Introduzione

O Dio vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio.

 

Preghiera

O Dio, che guidi i cuori di tutti noi e sai prima di noi di cosa abbiamo bisogno, concedici di meditare con fede la tua Parola, donaci di conservare nello scrigno del nostro cuore il tesoro che ci doni. Per Cristo nostro Signore. Amen

 

LETTURA

Leggiamo con molta calma le poche righe.

Teniamo presente due aspetti: cosa dice la scrittura? Cosa MI dice la scrittura?

 

COMMENTO

Leggiamo con attenzione il commento.

 

SILENZIO E MEDITAZIONE

Ci fermiamo solo un minuto a meditare le cose che più ci prendono in questo momento della nostra vita.

 

DOMANDA

Leggiamo la domanda che ci viene posta. Rispondiamo a noi stessi con sincerità.

 

PAROLA

Viene proposta una parola per mettere al centro della giornata. Teniamola nel cuore.

 

 

Preghiera

O Dio, fa che, come la pioggia e la neve, la Parola che abbiamo meditato non torni al cielo senza prima avere irrigato il nostro cuore, ché porti frutti a noi e ai nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore.

 

 

CONCLUSIONE

Il Signore ci benedica e ci custodisca.

Ci mostri il suo volto e abbia misericordia di noi.

Volga a noi il suo sguardo e ci dia pace.

Il Signore ci benedica.

 

(cfr. Benedizione di San Francesco a Frate Leone)

Giovedì 21 giugno

Capitolo 1

I. LA PREPARAZIONE DEL MINISTERO DI GESÙ

Predicazione di Giovanni Battista

1Inizio del vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio. 2Come è scritto nel profeta Isaia:

Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te,  egli ti preparerà la strada. 3 Voce di uno che grida nel deserto:  preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri, 4si presentò Giovanni a battezzare nel deserto, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. 5Accorreva a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. 6Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, si cibava di locuste e miele selvatico 7e predicava: «Dopo di me viene uno che è più forte di me e al quale io non son degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali. 8Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo».

 

Viene detto subito che Gesù è il Figlio di Dio. Giovanni è l’ultimo dei profeti, finisce l’antica alleanza ed inizia la nuova. Nuova ed eterna.

È PRONTA LA STRADA NEL MIO DESERTO?

Parola: PRONTEZZA

Venerdì 22 giugno

Battesimo di Gesù

9In quei giorni Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. 10E, uscendo dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba. 11E si sentì una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto».

 

Tentazione nel deserto

12Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto 13e vi rimase quaranta giorni, tentato da satana; stava con le fiere e gli angeli lo servivano.

 

Lo Spirito conferma subito la missione del Figlio. Gesù è vero Dio, ma anche vero uomo. Infatti deve subito “fare i conti” con le tentazioni.

RIESCO A GUARDARE IL CIELO COI PIEDI PER TERRA?

Parola: DESERTO

 

Sabato 23 giugno

II. IL MINISTERO DI GESÙ IN GALILEA

Gesù inaugura la sua predicazione

14Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: 15«Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo».

 

Chiamata dei primi quattro discepoli

16Passando lungo il mare della Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. 17Gesù disse loro: «Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini». 18E subito, lasciate le reti, lo seguirono. 19Andando un poco oltre, vide sulla barca anche Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello mentre riassettavano le reti. 20Li chiamò. Ed essi, lasciato il loro padre Zebedèo sulla barca con i garzoni, lo seguirono.

 

Inizia la predicazione. Il tempo propizio è questo. Dio chiama i primi discepoli, inizio della Chiesa e modello delle nostre chiamate.

MI SENTO PROTAGONISTA NELLA REALIZZAZIONE DEL REGNO?

Parola: IO

 

Domenica 24 giugno

Gesù insegna a Cafarnao e guarisce un indemoniato

21Andarono a Cafarnao e, entrato proprio di sabato nella sinagoga, Gesù si mise ad insegnare. 22Ed erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi. 23Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare: 24«Che c’entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio». 25E Gesù lo sgridò: «Taci! Esci da quell’uomo». 26E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. 27Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Una dottrina nuova insegnata con autorità. Comanda persino agli spiriti immondi e gli obbediscono!». 28La sua fama si diffuse subito dovunque nei dintorni della Galilea.

 

Guarigione della suocera di Simone

29E, usciti dalla sinagoga, si recarono subito in casa di Simone e di Andrea, in compagnia di Giacomo e di Giovanni. 30La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. 31Egli, accostatosi, la sollevò prendendola per mano; la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli.

 

Gesù inizia le guarigioni. Non permette che venga rivelato il suo nome dai demoni. Gesù è venuto per portare la salvezza.

CI LASCIAMO GUARIRE DA GESÚ?

Parola: SANO

 

Lunedì 25 giugno

 

Molte guarigioni

32Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. 33Tutta la città era riunita davanti alla porta. 34Guarì molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demoni; ma non permetteva ai demoni di parlare, perché lo conoscevano.

 

Quando Gesù guarisce la gente accorre a Lui. Il popolo accetta.

COSA CHIEDIAMO A GESÚ?

Parola: DOMANDA

 

Martedì 26 giugno

Gesù abbandona in segreto Cafarnao e percorre la Galilea

35Al mattino si alzò quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto e là pregava. 36Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce 37e, trovatolo, gli dissero: «Tutti ti cercano!». 38Egli disse loro: «Andiamocene altrove per i villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». 39E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demoni.

 

Guarigione di un lebbroso

40Allora venne a lui un lebbroso: lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi guarirmi!». 41Mosso a compassione, stese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, guarisci!». 42Subito la lebbra scomparve ed egli guarì. 43E, ammonendolo severamente, lo rimandò e gli disse: 44«Guarda di non dir niente a nessuno, ma và, presentati al sacerdote, e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha ordinato, a testimonianza per loro». 45Ma quegli, allontanatosi, cominciò a proclamare e a divulgare il fatto, al punto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma se ne stava fuori, in luoghi deserti, e venivano a lui da ogni parte.

 

Gesù si allontana. Prega. La sua missione è per tutti. Certo le persone chiedono, ma poi non seguono ciò che Lui comanda.

PENSO A DIO COME PADRE DI TUTTI?

Parola: ALTRI

 

Mercoledì 27 giugno

Capitolo 2

Guarigione di un paralitico

1Ed entrò di nuovo a Cafarnao dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa 2e si radunarono tante persone, da non esserci più posto neanche davanti alla porta, ed egli annunziava loro la parola. 3Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone. 4Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov’egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico. 5Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati». 6Seduti là erano alcuni scribi che pensavano in cuor loro: 7«Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?». 8Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate così nei vostri cuori? 9Che cosa è più facile: dire al paralitico: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina? 10Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, 11ti ordino - disse al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e và a casa tua». 12Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza di tutti e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».

 

Gesù compie una azione che spetta a Dio solo: rimettere i peccati. La sua guarigione dell’uomo è integrale.

VIVO I MIEI PECCATI COME IL MALE PIÚ GRAVE?

Parola: ALZARSI

 

Giovedì 28 giugno

Chiamata di Levi

13Uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli li ammaestrava. 14Nel passare, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Egli, alzatosi, lo seguì.

 

Pasto con i peccatori

15Mentre Gesù stava a mensa in casa di lui, molti pubblicani e peccatori si misero a mensa insieme con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. 16Allora gli scribi della setta dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Come mai egli mangia e beve in compagnia dei pubblicani e dei peccatori?». 17Avendo udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori».

 

Gesù continua a chiamare, sempre, chiunque. Mangia, cioè ama, con tutti. Nessuno è perduto, nessuno è irrecuperabile.

MANGIO CON TUTTI, O FACCIO DIFFERENZE CHE DIO NON FA?

Parola: CENARE

 

Venerdì 29 giugno

Discussione sul digiuno

18Ora i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Si recarono allora da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». 19Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. 20Ma verranno i giorni in cui sarà loro tolto lo sposo e allora digiuneranno. 21Nessuno cuce una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo squarcia il vecchio e si forma uno strappo peggiore. 22E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri e si perdono vino e otri, ma vino nuovo in otri nuovi».

 

Chi conosce Cristo è un uomo nuovo. Anche le cose vecchie vengono viste e vissute in maniera nuova.

SEGUO CRISTO PER FEDE, MODA, CULTURA, O …. ?

Parola: ALBA

Sabato 30 giugno

Le spighe strappate

23In giorno di sabato Gesù passava per i campi di grano, e i discepoli, camminando, cominciarono a strappare le spighe24I farisei gli dissero: «Vedi, perché essi fanno di sabato quel che non è permesso?». 25Ma egli rispose loro: «Non avete mai letto che cosa fece Davide quando si trovò nel bisogno ed ebbe fame, lui e i suoi compagni? 26Come entrò nella casa di Dio, sotto il sommo sacerdote Abiatàr, e mangiò i pani dell’offerta, che soltanto ai sacerdoti è lecito mangiare, e ne diede anche ai suoi compagni?». 27E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! 28Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato».

 

Gesù non rispetta la lettera della legge, ma lo spirito. Non ciò che è, ma ciò che significa.

DIO È PIÚ GRANDE DEI MIEI SCHEMI?

Parola: CUORE

 

Domenica 1 luglio

Capitolo 3

Guarigione di un uomo dalla mano inaridita

1Entrò di nuovo nella sinagoga. C’era un uomo che aveva una mano inaridita, 2e lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato per poi accusarlo. 3Egli disse all’uomo che aveva la mano inaridita: «Mettiti nel mezzo!». 4Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?». 5Ma essi tacevano. E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse a quell’uomo: «Stendi la mano!». La stese e la sua mano fu risanata. 6E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.

 

Gesù vuol dare un senso nuovo alla religiosità. Capiscono che ha ragione, ma non vogliono lasciare le loro certezze. Cercano allora, addirittura di farlo morire.

MI LASCIO CAMBIARE DA GESÚ?

Parola: NOVITÁ

 

Lunedì 2 luglio

Le folle al seguito di Gesù

7Gesù intanto si ritirò presso il mare con i suoi discepoli e lo seguì molta folla dalla Galilea. 8Dalla Giudea e da Gerusalemme e dall’Idumea e dalla Transgiordania e dalle parti di Tiro e Sidone una gran folla, sentendo ciò che faceva, si recò da lui. 9Allora egli pregò i suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. 10Infatti ne aveva guariti molti, così che quanti avevano qualche male gli si gettavano addosso per toccarlo. 11Gli spiriti immondi, quando lo vedevano, gli si gettavano ai piedi gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». 12Ma egli li sgridava severamente perché non lo manifestassero.

 

La gente è interessata a ciò che fa Gesù, ma non a ciò che è. Gli spiriti, che vedono oltre, lo riconoscono in anticipo, ma Lui non vuole questo tipo di testimonianza.

ACCETTO GESÚ ANCHE QUANDO SI ALLONTANA?

Parola: CREDO

 

Martedì 3 luglio

Istituzione dei Dodici

13Salì poi sul monte, chiamò a sé quelli che egli volle ed essi andarono da lui. 14Ne costituì Dodici che stessero con lui 15e anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demoni. 16Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro; 17poi Giacomo di Zebedèo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè figli del tuono; 18e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananèo 19e Giuda Iscariota, quello che poi lo tradì.

 

Gesù “sale” e chiama dodici uomini, la completezza. Compito: predicare e salvare.

CONOSCO LE MANSIONI AFFIDATEMI DA GESÚ?

Parola: COSTRUIRE

 

Mercoledì 4 luglio

Passi dei parenti di Gesù

20Entrò in una casa e si radunò di nuovo attorno a lui molta folla, al punto che non potevano neppure prendere cibo. 21Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiché dicevano: «È fuori di sé».

 

Gesù è incomprensibile anche per i suoi parenti. Non lo riconoscono.

COME VIENE ACCETTATA LA NOSTRA FEDE DAI “VICINI”?

Parola: DEBOLEZZA

 

 

Giovedì 5 luglio

Calunnie degli scribi

22Ma gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del principe dei demòni». 23Ma egli, chiamatili, diceva loro in parabole: «Come può satana scacciare satana? 24Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi; 25se una casa è divisa in se stessa, quella casa non può reggersi. 26Alla stessa maniera, se satana si ribella contro se stesso ed è diviso, non può resistere, ma sta per finire. 27Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire le sue cose se prima non avrà legato l’uomo forte; allora ne saccheggerà la casa. 28In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; 29ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna». 30Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito immondo».

 

Gesù, il Figlio di Dio, viene accusato addirittura di essere posseduto dai demoni. Il massimo! Pensare che Gesù non viene da Dio è una bestemmia contro lo Spirito santo che lo ha inviato.

CREDIAMO VERAMENTE A GESÚ?

Parola: DUBBIO

 

Venerdì 6 luglio

I veri parenti di Gesù

31Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare. 32Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: «Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano». 33Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». 34Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! 35Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre».

 

Gesù venendo dal Padre per fare la sua volontà, è fratello di chi è come Lui.

RIESCO A DIRE COL CUORE: SIA FATTA LA TUA VOLONTÁ?

Parola: ACCETTAZIONE

 

Sabato 7 luglio

Capitolo 4

Parabola del seminatore

1Di nuovo si mise a insegnare lungo il mare. E si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli salì su una barca e là restò seduto, stando in mare, mentre la folla era a terra lungo la riva. 2Insegnava loro molte cose in parabole e diceva loro nel suo insegnamento: 3«Ascoltate. Ecco, uscì il seminatore a seminare. 4Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e vennero gli uccelli e la divorarono. 5Un’altra cadde fra i sassi, dove non c’era molta terra, e subito spuntò perché non c’era un terreno profondo; 6ma quando si levò il sole, restò bruciata e, non avendo radice, si seccò. 7Un’altra cadde tra le spine; le spine crebbero, la soffocarono e non diede frutto. 8E un’altra cadde sulla terra buona, diede frutto che venne su e crebbe, e rese ora il trenta, ora il sessanta e ora il cento per uno». 9E diceva: «Chi ha orecchi per intendere intenda!».

 

Perché Gesù parla in parabole

10Quando poi fu solo, i suoi insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli disse loro: 11«A voi è stato confidato il mistero del regno di Dio; a quelli di fuori invece tutto viene esposto in parabole, 12perché: guardino, ma non vedano, ascoltino, ma non intendano,  perché non si convertano e venga loro perdonato».

 

Gesù inizia a parlare in parabole. Per capirlo occorre entrare nello stesso modo di pensare. Avere lo stesso Spirito che ci dà la stessa fede e lo stesso amore.

ACCETTO UN GESÚ METAFORICO O “PRETENDO” LA CHIAREZZA DA LUI?

Parola: SEGNO

 

Domenica 8 luglio

Spiegazione della parabola del seminatore

13Continuò dicendo loro: «Se non comprendete questa parabola, come potrete capire tutte le altre parabole? 14Il seminatore semina la parola. 15Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la parola; ma quando l’ascoltano, subito viene satana, e porta via la parola seminata in loro. 16Similmente quelli che ricevono il seme sulle pietre sono coloro che, quando ascoltano la parola, subito l’accolgono con gioia, 17ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della parola, subito si abbattono. 18Altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine: sono coloro che hanno ascoltato la parola, 19ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e l’inganno della ricchezza e tutte le altre bramosie, soffocano la parola e questa rimane senza frutto.20Quelli poi che ricevono il seme su un terreno buono, sono coloro che ascoltano la parola, l’accolgono e portano frutto nella misura chi del trenta, chi del sessanta, chi del cento per uno».

 

Gesù spiega, oggi, la parabola. Siamo come il terreno su cui cade la sua parola. In ognuno di noi ci sono tutti i tipi di terreno.

CERCHIAMO DI ACCETTARE LA NOSTRA LIMITATEZZA E VIVERLA COME STIMOLO PER CRESCERE?

Parola: LIMITE

 

Lunedì 9 luglio

Come ricevere e trasmettere l’insegnamento di Gesù

21Diceva loro: «Si porta forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? O piuttosto per metterla sul lucerniere? 22Non c’è nulla infatti di nascosto che non debba essere manifestato e nulla di segreto che non debba essere messo in luce. 23Se uno ha orecchi per intendere, intenda!». 24Diceva loro: «Fate attenzione a quello che udite: Con la stessa misura con la quale misurate, sarete misurati anche voi; anzi vi sarà dato di più. 25Poiché a chi ha, sarà dato e a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».

 

La parola che Dio ci dona è un compito da far fruttare. Più la facciamo fruttare più ci verrà aumentata.

PRENDO SUL SERIO IL VANGELO?

Parola: ATTENZIONE

 

Martedì 10 luglio

Parabola del seme che spunta da solo

26Diceva: «Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra; 27dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa. 28Poiché la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga. 29Quando il frutto è pronto, subito si mette mano alla falce, perché è venuta la mietitura».

 

Tutto quello che siamo, abbiamo e facciamo è un dono di Dio. Dio opera gratis.

CREDO VERAMENTE AD UN DIO “GRATIS”, O PRETENDO DI MERITARE?

Parola: GRAZIE

 

 

Mercoledì 11 luglio

Parabola del grano di senapa

30Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? 31Esso è come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra, è il più piccolo di tutti semi che sono sulla terra32ma appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra».

 

Conclusione sulle parabole

33Con molte parabole di questo genere annunziava loro la parola secondo quello che potevano intendere. 34Senza parabole non parlava loro; ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa.

 

Dio vive nelle nostre piccolezze. Nelle cose che ci appaiono insignificanti. Se cominciamo a frequentarlo ci parlerà chiaramente.

RIESCO A TROVARE DIO NELLA MIA “SPAZZATURA”?

Parola: MINORE

 

Giovedì 12 luglio

La tempesta sedata

35In quel medesimo giorno, verso sera, disse loro: «Passiamo all’altra riva». 36E lasciata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui. 37Nel frattempo si sollevò una gran tempesta di vento e gettava le onde nella barca, tanto che ormai era piena. 38Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che moriamo?». 39Destatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e vi fu grande bonaccia. 40Poi disse loro: «Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?». 41E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, al quale anche il vento e il mare obbediscono?».

 

Gesù invita i suoi a passare dalla parte opposta della propria vita. Se accettiamo l’invito non possiamo temere nulla. Anche se il viaggio è pieno di incognite e pericoli.

MI SONO MAI FATTO RIBALTARE DA DIO?

Parola: CORAGGIO

 

Venerdì 13 luglio

Capitolo 5

L’indemoniato geraseno 

1Intanto giunsero all’altra riva del mare, nella regione dei Gerasèni. 2Come scese dalla barca, gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo. 3Egli aveva la sua dimora nei sepolcri e nessuno più riusciva a tenerlo legato neanche con catene, 4perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva sempre spezzato le catene e infranto i ceppi, e nessuno più riusciva a domarlo. 5Continuamente, notte e giorno, tra i sepolcri e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre. 6Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi, 7e urlando a gran voce disse: «Che hai tu in comune con me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!». 8Gli diceva infatti: «Esci, spirito immondo, da quest’uomo!». 9E gli domandò: «Come ti chiami?». «Mi chiamo Legione, gli rispose, perché siamo in molti». 10E prese a scongiurarlo con insistenza perché non lo cacciasse fuori da quella regione. 11Ora c’era là, sul monte, un numeroso branco di porci al pascolo. 12E gli spiriti lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi». 13Glielo permise. E gli spiriti immondi uscirono ed entrarono nei porci e il branco si precipitò dal burrone nel mare; erano circa duemila e affogarono uno dopo l’altro nel mare. 14I mandriani allora fuggirono, portarono la notizia in città e nella campagna e la gente si mosse a vedere che cosa fosse accaduto. 15Giunti che furono da Gesù, videro l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. 16Quelli che avevano visto tutto, spiegarono loro che cosa era accaduto all’indemoniato e il fatto dei porci. 17Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio. 18Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo pregava di permettergli di stare con lui. 19Non glielo permise, ma gli disse: «Và nella tua casa, dai tuoi, annunzia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ti ha usato». 20Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli ciò che Gesù gli aveva fatto, e tutti ne erano meravigliati.

 

Anche se viviamo nella morte Gesù ci libera. Non ci chiede di seguirlo fisicamente, ma di testimoniarlo con la nostra a chi ci è più vicino?

QUANTE VOLTE ABBIAMO CHIESTO A GESÚ DI LASCIARCI IN PACE?

Parola: MISERICORDIA

 

Sabato 14 luglio

Guarigione dell’emorroissa e risurrezione della figlia di Giairo

21Essendo passato di nuovo Gesù all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla, ed egli stava lungo il mare. 22Si recò da lui uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, vedutolo, gli si gettò ai piedi 23e lo pregava con insistenza: «La mia figlioletta è agli estremi; vieni a imporle le mani perché sia guarita e viva». 24Gesù andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.

25Or una donna, che da dodici anni era affetta da emorragia 26e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi peggiorando, 27udito parlare di Gesù, venne tra la folla, alle sue spalle, e gli toccò il mantello. Diceva infatti: 28«Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita». 29E subito le si fermò il flusso di sangue, e sentì nel suo corpo che era stata guarita da quel male. 30Ma subito Gesù, avvertita la potenza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi mi ha toccato il mantello?». 31I discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che ti si stringe attorno e dici: Chi mi ha toccato?». 32Egli intanto guardava intorno, per vedere colei che aveva fatto questo. 33E la donna impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. 34Gesù rispose: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Và in pace e sii guarita dal tuo male».

 

Gesù passa, non siamo noi a cercarlo. Ma poi spetta a noi toccarlo. “Dio ci ha creato senza di noi, ma non può salvarci senza di noi”.

CI SFORZIAMO VERAMENTE PER TOCCARE GESÚ?

Parola: PROVARCI

 

Domenica 15 luglio

35Mentre ancora parlava, dalla casa del capo della sinagoga vennero a dirgli: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». 36Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, continua solo ad aver fede!». 37E non permise a nessuno di seguirlo fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. 38Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava. 39Entrato, disse loro: «Perché fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». 40Ed essi lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della fanciulla e quelli che erano con lui, ed entrò dove era la bambina. 41Presa la mano della bambina, le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico, alzati!». 42Subito la fanciulla si alzò e si mise a camminare; aveva dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. 43Gesù raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e ordinò di darle da mangiare.

 

Per Gesù la morte è un sonno. Lui può svegliarci! La fanciulla si alza dalla sua condizione e si mette in cammino verso la salvezza.

QUAL È IL MIO VERO RAPPORTO CON LA MORTE?

Parola: SORELLA

 

Lunedì 16 luglio

Capitolo 6

Visita a Nazaret

1Partito quindi di là, andò nella sua patria e i discepoli lo seguirono. 2Venuto il sabato, incominciò a insegnare nella sinagoga. E molti ascoltandolo rimanevano stupiti e dicevano: «Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani? 3Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?». E si scandalizzavano di lui. 4Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». 5E non vi poté operare nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi ammalati e li guarì. 6E si meravigliava della loro incredulità.

 

Gesù è una persona conosciuta, eppure non viene creduto. È difficile credere che un uomo delle nostre strade sia Dio.

CREDO AD UN DIO-UOMO O ASPETTO SEMPRE MIRACOLI?

Parola: UOMO

 

Martedì 17 luglio

Missione dei dodici

Gesù andava attorno per i villaggi, insegnando. 7Allora chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi. 8E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa; 9ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche. 10E diceva loro: «Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo. 11Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro». 12E partiti, predicavano che la gente si convertisse, 13scacciavano molti demoni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano.

 

Dio dopo aver chiamato invia. Tutti sono inviati. I poteri dati sono molti, ma il corredo è veramente scarno perché la forza non sta nei mezzi, ma in Dio.

RIUSCIAMO A VIVERE NELLA PROVVISORIETÁ?

Parola: DOMANI

 

Mercoledì 18 luglio

Erode e Gesù

14Il re Erode sentì parlare di Gesù, poiché intanto il suo nome era diventato famoso. Si diceva: «Giovanni il Battista è risuscitato dai morti e per questo il potere dei miracoli opera in lui». 15Altri invece dicevano: «È Elia»; altri dicevano ancora: «È un profeta, come uno dei profeti». 16Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: «Quel Giovanni che io ho fatto decapitare è risuscitato!».

 

Il popolo attendeva il Messia. L’attesa aveva fatto disegnare molti “identikit”. Gesù ne ha uno nuovissimo, mai immaginato.

CHE GESÚ ASPETTO PER OGGI?

Parola: POVERO

 

Giovedì 19 luglio

Esecuzione di Giovanni Battista

17Erode infatti aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, che egli aveva sposata. 18Giovanni diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello». 19Per questo Erodìade gli portava rancore e avrebbe voluto farlo uccidere, ma non poteva, 20perché Erode temeva Giovanni, sapendolo giusto e santo, e vigilava su di lui; e anche se nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri. 21Venne però il giorno propizio, quando Erode per il suo compleanno fece un banchetto per i grandi della sua corte, gli ufficiali e i notabili della Galilea. 22Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla ragazza: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». 23E le fece questo giuramento: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». 24La ragazza uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». 25Ed entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo: «Voglio che tu mi dia subito su un vassoio la testa di Giovanni il Battista». 26Il re divenne triste; tuttavia, a motivo del giuramento e dei commensali, non volle opporle un rifiuto. 27Subito il re mandò una guardia con l’ordine che gli fosse portata la testa. 28La guardia andò, lo decapitò in prigione e portò la testa su un vassoio, la diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre. 29I discepoli di Giovanni, saputa la cosa, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.

 

I profeti fanno una brutta fine. Secondo gli uomini. Parlare nella verità scomoda molti.

COME MI RAPPORTO CON LA VERITÁ?

Parola: SCOMODO

 

Venerdì 20 luglio

Prima moltiplicazione dei pani

30Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. 31Ed egli disse loro: «Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po’». Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare. 32Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte. 33Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono ad accorrere là a piedi e li precedettero. 34Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. 35Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i discepoli dicendo: «Questo luogo è solitario ed è ormai tardi; 36congedali perciò, in modo che, andando per le campagne e i villaggi vicini, possano comprarsi da mangiare». 37Ma egli rispose: «Voi stessi date loro da mangiare». Gli dissero: «Dobbiamo andar noi a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?». 38Ma egli replicò loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». E accertatisi, riferirono: «Cinque pani e due pesci». 39Allora ordinò loro di farli mettere tutti a sedere, a gruppi, sull’erba verde. 40E sedettero tutti a gruppi e gruppetti di cento e di cinquanta. 41Presi i cinque pani e i due pesci, levò gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai discepoli perché li distribuissero; e divise i due pesci fra tutti. 42Tutti mangiarono e si sfamarono, 43e portarono via dodici ceste piene di pezzi di pane e anche dei pesci. 44Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini.

 

I discepoli devono ogni tanto riposarsi, pensare a se stessi stando con Lui. Poi possono dare da mangiare a chi lo chiede. Occorre che ci sia almeno chi offre cinque pani e che ci sia la disponibilità a spezzarli. Se non si divide, non si moltiplica.

COME VIVO IL MIO RIPOSO?

Parola: SFAMARE

 

Sabato 21 luglio

Gesù cammina sulle acque

45Ordinò poi ai discepoli di salire sulla barca e precederlo sull’altra riva, verso Betsàida, mentre egli avrebbe licenziato la folla. 46Appena li ebbe congedati, salì sul monte a pregare. 47Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli solo a terra. 48Vedendoli però tutti affaticati nel remare, poiché avevano il vento contrario, già verso l’ultima parte della notte andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. 49Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «È un fantasma», e cominciarono a gridare, 50perché tutti lo avevano visto ed erano rimasti turbati. Ma egli subito rivolse loro la parola e disse: «Coraggio, sono io, non temete!». 51Quindi salì con loro sulla barca e il vento cessò. Ed erano enormemente stupiti in se stessi, 52perché non avevano capito il fatto dei pani, essendo il loro cuore indurito.

 

Dio viene sempre in soccorso dei suoi. Senza fede, però, nessun miracolo può essere riconosciuto. Non i miracoli suscitano la fede, ma la fede riconosce i miracoli.

A VOLTE DIO CI FA PAURA?

Parola: CAPIRE

 

Domenica 22 luglio

Guarigioni nel paese di Genesaret

53Compiuta la traversata, approdarono e presero terra a Genèsaret. 54Appena scesi dalla barca, la gente lo riconobbe, 55e accorrendo da tutta quella regione cominciarono a portargli sui lettucci quelli che stavano male, dovunque udivano che si trovasse. 56E dovunque giungeva, in villaggi o città o campagne, ponevano i malati nelle piazze e lo pregavano di potergli toccare almeno la frangia del mantello; e quanti lo toccavano guarivano.

 

La salvezza offerta da Gesù è per tutti. Chiunque lo tocca guarisce. Prima occorre fermare la barca della nostra vita, scendere e riconoscerlo.

SIAMO DISPOSTI A FERMARCI?

Parola: MALATTIA

 

Lunedì 23 luglio

Capitolo 7

Discussione sulle tradizioni farisaiche

1Allora si riunirono attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi venuti da Gerusalemme. 2Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani immonde, cioè non lavate - 3i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani fino al gomito, attenendosi alla tradizione degli antichi, 4e tornando dal mercato non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, stoviglie e oggetti di rame - 5quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani immonde?». 6Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto:

Questo popolo mi onora con le labbra,  ma il suo cuore è lontano da me. 7 Invano essi mi rendono culto,  insegnando dottrine che sono precetti di uomini.  8Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». 9E aggiungeva: «Siete veramente abili nell’eludere il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione. 10Mosè infatti disse: Onora tuo padre e tua madre, e chi maledice il padre e la madre sia messo a morte. 11Voi invece dicendo: Se uno dichiara al padre o alla madre: è Korbàn, cioè offerta sacra, quello che ti sarebbe dovuto da me, 12non gli permettete più di fare nulla per il padre e la madre, 13annullando così la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».

 

L’ipocrisia dei farisei era al massimo livello, seguivano centinaia di norme e trascuravano le cose più importanti.

SEGUIAMO DIO PER FEDE O PER METTERCI A POSTO LA COSCIENZA?

Parola: PRIORITÁ

 

Martedì 24 luglio

Insegnamento sul puro e sull’impuro

14Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e intendete bene: 15non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall’uomo a contaminarlo». 16.  17Quando entrò in una casa lontano dalla folla, i discepoli lo interrogarono sul significato di quella parabola. 18E disse loro: «Siete anche voi così privi di intelletto? Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può contaminarlo, 19perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va a finire nella fogna?». Dichiarava così mondi tutti gli alimenti. 20Quindi soggiunse: «Ciò che esce dall’uomo, questo sì contamina l’uomo. 21Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, 22adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. 23Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l’uomo».

 

Gesù afferma che è la purezza del cuore che conta, non ciò che ci circonda. Anche se lo mangiamo, beviamo, vediamo o ascoltiamo.

RIESCO A STAR BENE ANCHE SE INTORNO LE COSE NON VANNO COME DOVREBBERO?

Parola: BENESSERE

 

Mercoledì 25 luglio

III. VIAGGI DI GESÙ FUORI DALLA GALILEA

Guarigione della figlia di una Siro-fenicia

24Partito di là, andò nella regione di Tiro e di Sidone. Ed entrato in una casa, voleva che nessuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto. 25Subito una donna che aveva la sua figlioletta posseduta da uno spirito immondo, appena lo seppe, andò e si gettò ai suoi piedi. 26Ora, quella donna che lo pregava di scacciare il demonio dalla figlia era greca, di origine siro-fenicia. 27Ed egli le disse: «Lascia prima che si sfamino i figli; non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». 28Ma essa replicò: «Sì, Signore, ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli». 29Allora le disse: «Per questa tua parola và, il demonio è uscito da tua figlia». 30Tornata a casa, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato.

 

L’annuncio di Gesù è rivolto al popolo di Israele, ma a questo popolo appartengono ora tutti coloro che hanno la fede in Lui.

CON CHE CORAGGIO DOMANDO LE COSE A GESÚ?

Parola: BUSSARE

 

Giovedì 26 luglio

Guarigione di un sordomuto

31Di ritorno dalla regione di Tiro, passò per Sidone, dirigendosi verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. 32E gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano. 33E portandolo in disparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; 34guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e disse: «Effatà» cioè: «Apriti!». 35E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. 36E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo raccomandava, più essi ne parlavano 37e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti!».

 

Gesù permette a tutti di ascoltare la Parola di Dio e di annunciarla a tutti.

MI SENTO SORDO E MUTO, O ASCOLTO E PARLO?

Parola: APRIRE

 

Venerdì 27 luglio

Capitolo 8

Seconda moltiplicazione dei pani 

1In quei giorni, essendoci di nuovo molta folla che non aveva da mangiare, chiamò a sé i discepoli e disse loro: 2«Sento compassione di questa folla, perché già da tre giorni mi stanno dietro e non hanno da mangiare. 3Se li rimando digiuni alle proprie case, verranno meno per via; e alcuni di loro vengono di lontano». 4Gli risposero i discepoli: «E come si potrebbe sfamarli di pane qui, in un deserto?». 5E domandò loro: «Quanti pani avete?». Gli dissero: «Sette». 6Gesù ordinò alla folla di sedersi per terra. Presi allora quei sette pani, rese grazie, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla. 7Avevano anche pochi pesciolini; dopo aver pronunziata la benedizione su di essi, disse di distribuire anche quelli. 8Così essi mangiarono e si saziarono; e portarono via sette sporte di pezzi avanzati. 9Erano circa quattromila. E li congedò. 10Salì poi sulla barca con i suoi discepoli e andò dalle parti di Dalmanùta.

 

Gesù è sempre dalla parte di chi ha fame. Per mangiare occorre sedersi per terra. Occorre abbassarsi e mettere a disposizione il poco che abbiamo.

PREFERISCO ABBASSARMI O MORIRE DI FAME?

Parola: OTTICA

 

Sabato 28 luglio

I farisei domandano un segno dal cielo

11Allora vennero i farisei e incominciarono a discutere con lui, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova. 12Ma egli, traendo un profondo sospiro, disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità vi dico: non sarà dato alcun segno a questa generazione». 13E lasciatili, risalì sulla barca e si avviò all’altra sponda.

 

Gesù ha compassione di chi ha fame, “patisce” con loro. Sfama le persone. Gli uomini di religione chiedono però un “grande segno”. Nessun segno. Solo la fede conta.

ABBIAMO FAME, MA DI CHE COSA?

Parola: BISOGNO

 

Domenica 29 luglio

Il lievito dei farisei e di Erode

14Ma i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un pane solo. 15Allora egli li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». 16E quelli dicevano fra loro: «Non abbiamo pane». 17Ma Gesù, accortosi di questo, disse loro: «Perché discutete che non avete pane? Non intendete e non capite ancora? Avete il cuore indurito? 18 Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite ? E non vi ricordate, 19quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Dodici». 20«E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Sette». 21E disse loro: «Non capite ancora?».

 

Il lievito è una parte vecchia che ci si porta dietro anche per la nuova pasta. Gesù vuole che, ora, seguono Lui nella novità della vita. Dal poco viene il tutto. Sette e dodici.

QUANTO VALE AGLI OCCHI DI DIO IL NOSTRO POCO?

Parola. FRESCHEZZA

 

Lunedì 30 luglio

Guarigione di un cieco a Betsaida

      22Giunsero a Betsàida, dove gli condussero un cieco pregandolo di toccarlo. 23Allora preso il cieco per mano, lo condusse fuori del villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: «Vedi qualcosa?». 24Quegli, alzando gli occhi, disse: «Vedo gli uomini, poiché vedo come degli alberi che camminano». 25Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente e fu sanato e vedeva a distanza ogni cosa. 26E lo rimandò a casa dicendo: «Non entrare nemmeno nel villaggio».

 

Ciò che esce dalla bocca di Gesù ha il potere di guarire. Chi entra in contatto con Lui è salvato, ma non è ancora il momento di annunciarlo, altre cose devono accadere.

VEDO CHIARAMENTE O SOLO ALBERI CHE CAMMINANO?

Parola: CONTINUARE

 

Martedì 31 luglio

Professione di fede di Pietro

      27Poi Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a _abbonì di Filippo; e per via interrogava i suoi discepoli dicendo: «Chi dice la gente che io sia?». 28Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista, altri poi Elia e altri uno dei profeti». 29Ma egli replicò: «E voi chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». 30E impose loro severamente di non parlare di lui a nessuno.

 

Gesù chiede agli apostoli cosa dice “l’opinione pubblica” su di Lui, poi chiede la convinzione del loro cuore. Non deve essere rivelata, ognuno ha il suo cammino.

GESÚ È UN “PARAFULMINE” O UNA PERSONA?

Parola: CONOSCERE

 

Mercoledì 1 agosto

Primo annunzio della passione

      31E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell’uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare. 32Gesù faceva questo discorso apertamente. Allora Pietro lo prese in disparte, e si mise a rimproverarlo. 33Ma egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimproverò Pietro e gli disse: «Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».

 

Alla fine viene fuori la vera missione di Gesù. A questo punto neanche i più vicini lo accettano. Ma questo è il pensiero di Dio, il resto è fuori.

CREDO AD UN DIO CHE MUORE, VERAMENTE?

Parola:  AMORE

 

Giovedì 2 agosto

Condizioni per seguire Gesù

      34Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. 35Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà. 36Che giova infatti all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima? 37E che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima? 38Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi».

 

Gesù chiede all’uomo di essere “vero uomo”, di lasciare le vecchie ambizioni. L’anima importa, e pure il corpo, ma in un tutto uno alla ricerca di Dio.

A COSA DO IMPORTANZA NELLA MIA VITA?

Parola: UNO

 

Venerdì 3 agosto

Capitolo 9

1E diceva loro: «In verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morranno senza aver visto il regno di Dio venire con potenza».

 

La trasfigurazione

2Dopo sei giorni, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò sopra un monte alto, in un luogo appartato, loro soli. Si trasfigurò davanti a loro 3e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. 4E apparve loro Elia con Mosè e discorrevano con Gesù. 5Prendendo allora la parola, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi stare qui; facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia!». 6Non sapeva infatti che cosa dire, poiché erano stati presi dallo spavento. 7Poi si formò una nube che li avvolse nell’ombra e uscì una voce dalla nube: «Questi è il Figlio mio prediletto; ascoltatelo!». 8E subito guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo con loro.

 

Dio vivere a Gesù ed ai suoi discepoli una esperienza forte, fortissima. Gesù la vive a pieno. I discepoli non vorrebbero più andare via, ma occorre ripartire. Una sola cosa vale: Ascoltatelo.

ASCOLTIAMO GESÚ O GLI CHIEDIAMO SOLO EMOZIONI?

Parola: TERRA

 

Sabato 4 agosto

Domanda su Elia

9Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare a nessuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risuscitato dai morti. 10Ed essi tennero per sé la cosa, domandandosi però che cosa volesse dire risuscitare dai morti. 11E lo interrogarono: «Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elia?». 12Egli rispose loro: «Sì, prima viene Elia e ristabilisce ogni cosa; ma come sta scritto del Figlio dell’uomo? Che deve soffrire molto ed essere disprezzato. 13Orbene, io vi dico che Elia è già venuto, ma hanno fatto di lui quello che hanno voluto, come sta scritto di lui».

 

I discepoli fanno esperienza di Gesù, ma prima di parlare occorre vivere un esperienza col Risorto. Dopo Cristo non c’è altro da attendere. Basta solo vivere la sua vittoria.

CI SENTIAMO NELLA PASQUA O DOVE ….. ?

Parola: PIENEZZA

Domenica 5 agosto

L’epilettico indemoniato 

14E giunti presso i discepoli, li videro circondati da molta folla e da scribi che discutevano con loro. 15Tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo. 16Ed egli li interrogò: «Di che cosa discutete con loro?». 17Gli rispose uno della folla: «Maestro, ho portato da te mio figlio, posseduto da uno spirito muto. 18Quando lo afferra, lo getta al suolo ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti». 19Egli allora in risposta, disse loro: «O generazione incredula! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me». 20E glielo portarono. Alla vista di Gesù lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava spumando. 21Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall’infanzia; 22anzi, spesso lo ha buttato persino nel fuoco e nell’acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci». 23Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede». 24Il padre del fanciullo rispose ad alta voce: «Credo, aiutami nella mia incredulità». 25Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito immondo dicendo: «Spirito muto e sordo, io te l’ordino, esci da lui e non vi rientrare più». 26E gridando e scuotendolo fortemente, se ne uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: «È morto». 27Ma Gesù, presolo per mano, lo sollevò ed egli si alzò in piedi. 28Entrò poi in una casa e i discepoli gli chiesero in privato: «Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?».29Ed egli disse loro: «Questa specie di demoni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera».

 

Gesù non dà alcun potere confezionato. Tutto ci è dato, ma occorrono fede e preghiera.

CHE POSTO OCCUPA LA PREGHIERA NELLA MIA VITA?

Parola: PARLARE

 

Lunedì 6 agosto

Secondo annunzio della passione

30Partiti di là, attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. 31Istruiva infatti i suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma una volta ucciso, dopo tre giorni, risusciterà». 32Essi però non comprendevano queste parole e avevano timore di chiedergli spiegazioni.

 

Il Figlio dell’uomo indica sia un uomo che la potenza manifestatasi nell’Antico Testamento. Qualunque Messia attendiamo, quello vero deve soffrire e morire per poi risorgere. Davanti a questo nessuno a più coraggio di chiedere niente.

COSA MI SPAVENTA DI GESÚ?

Parola: PAURA

 

 

 

 

Martedì 7 agosto

Chi è il più grande?

33Giunsero intanto a Cafarnao. E quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo lungo la via?». 34Ed essi tacevano. Per la via infatti avevano discusso tra loro chi fosse il più grande. 35Allora, sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuol essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servo di tutti». 36E, preso un bambino, lo pose in mezzo e abbracciandolo disse loro: 37«Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».

 

Uso del nome di Gesù

38Giovanni gli disse: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri». 39Ma Gesù disse: «Non glielo proibite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. 40Chi non è contro di noi è per noi.

 

Le domande finiscono, ma niente placa la sete di potere dell’uomo. Il desiderio di essere grandi è giusto, ma per far questo bisogna diventare piccoli. Bello! chi fa il bene, in qualunque forma, ha in sé i “semi del Verbo”.

CHE POSTO CERCO NELLA SOCIETÁ?

Parola: AMBIZIONE

 

Mercoledì 8 agosto

Carità verso i discepoli

41Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa.

 

Lo scandalo

42Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare. 43Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: è meglio per te entrare nella vita monco, che con due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile. 44. 45Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo: è meglio per te entrare nella vita zoppo, che esser gettato con due piedi nella Geenna. 46. 47Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, che essere gettato con due occhi nella Geenna, 48dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue. 49Perché ciascuno sarà salato con il fuoco. 50Buona cosa il sale; ma se il sale diventa senza sapore, con che cosa lo salerete? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri».

 

Lo scandalo era la pietra che faceva inciampare. Niente deve fare rallentare il cammino verso Dio, unica meta della nostra vita. La vita deve essere salata, non insipida.

SONO TIEPIDO?
Parola: CORRERE

Giovedì 9 agosto

Capitolo 10

Questione sul divorzio

1Partito di là, si recò nel territorio della Giudea e oltre il Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli l’ammaestrava, come era solito fare. 2E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: «È lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?». 3Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». 4Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla». 5Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. 6Ma all’inizio della creazione  Dio li creò maschio e femmina; 7 per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. 8Sicché non sono più due, ma una sola carne. 9L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto». 10Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed egli disse: 11«Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio contro di lei; 12se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio».

 

La legge di Mosè è nata per permettere di camminare anche a chi non ce la faceva. Adesso la legge è Cristo. Il modello è Lui. Per chi non ce la fa c’è l’Amore, ma il modello è Lui.

CON QUALE SERIETÁ AFFRONTO LA VITA?

Parola: CRISTIANO (cioè altro Cristo)

 

Venerdì 10 agosto

Gesù e i bambini

13Gli presentavano dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano. 14Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. 15In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso». 16E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva.

 

Spesso chi è “piccolo” mette in crisi le certezze dei grandi. Se non si accetta che le certezze ci mettano in crisi non si cresce. Occorre prenderli e benedirli.

COME VIVO I MIEI DUBBI E I MIEI PROBLEMI?

Parola: NOTTE

 

Sabato 11 agosto

L’uomo ricco

17Mentre usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?». 18Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. 19Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre».  20Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». 21Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi». 22Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni.

 

Il pericolo delle ricchezze

23Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!». 24I discepoli rimasero stupefatti a queste sue parole; ma Gesù riprese: «Figlioli, com’è difficile entrare nel regno di Dio! 25È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». 26Essi, ancora più sbigottiti, dicevano tra loro: «E chi mai si può salvare?». 27Ma Gesù, guardandoli, disse: «Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile presso Dio».

 

I comandamenti sono il “minimo indispensabile”, una guida per la salvezza che Dio ci ha dato.

Il massimo non c’è, per noi. Il massimo è Cristo: l’uomo perfetto. L’impresa non è facile, per noi. Se ci affidiamo a Dio, tutto è possibile.

NELLA MIA VITA, MI ACCONTENTO DI POCO?

Parola: PERFEZIONE

 

Domenica 12 agosto

Ricompensa promessa alla rinuncia

28Pietro allora gli disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». 29Gesù gli rispose: «In verità vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, 30che non riceva già al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna. 31E molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi».

 

Terzo annunzio della passione

32Mentre erano in viaggio per salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti a loro ed essi erano stupiti; coloro che venivano dietro erano pieni di timore. Prendendo di nuovo in disparte i Dodici, cominciò a dir loro quello che gli sarebbe accaduto: 33«Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi: lo condanneranno a morte, lo consegneranno ai pagani, 34lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno; ma dopo tre giorni risusciterà».

 

I discepoli chiedono chiaramente quale è il vantaggio dal seguire Gesù. Anche Lui è chiaro: la felicità cento volte più grande in questa vita e, poi, la vita eterna. Ma occorre la passione: Gesù fa annunci sempre più dettagliati sul suo destino.

DA QUANDO SEGUO GESÚ, HO OTTENUTO QUESTO “CENTUPLO”?

Parola:  VITA

 

 

 

Lunedì 13 agosto

La domanda dei figli di Zebedeo

35E gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, noi vogliamo che tu ci faccia quello che ti chiederemo». 36Egli disse loro: «Cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: 37«Concedici di sedere nella tua gloria uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». 38Gesù disse loro: «Voi non sapete ciò che domandate. Potete bere il calice che io bevo, o ricevere il battesimo con cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». 39E Gesù disse: «Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e il battesimo che io ricevo anche voi lo riceverete. 40Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».

 

Le pretese dei discepoli volano ancora basse. Non sanno ciò che chiedono. Dovranno patire e morire, risorgeranno, ma non per una ricompensa che non sia Dio. “Solo Dio basta!”

PERCHÉ SEGUO GESÚ?

Parola: AMEN

 

Martedì 14 agosto

I capi devono servire

41All’udire questo, gli altri dieci si sdegnarono con Giacomo e Giovanni. 42Allora Gesù, chiamatili a sé, disse loro: «Voi sapete che coloro che sono ritenuti capi delle nazioni le dominano, e i loro grandi esercitano su di esse il potere. 43Fra voi però non è così; ma chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servitore, 44e chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti. 45Il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

 

Il cieco all’uscita di Gerico

46E giunsero a Gerico. E mentre partiva da Gerico insieme ai discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. 47Costui, al sentire che c’era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». 48Molti lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». 49Allora Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». E chiamarono il cieco dicendogli: «Coraggio! Alzati, ti chiama!». 50Egli, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. 51Allora Gesù gli disse: «Che vuoi che io ti faccia?». E il cieco a lui: «_abbonì, che io riabbia la vista!». 52E Gesù gli disse: «Và, la tua fede ti ha salvato». E subito riacquistò la vista e prese a seguirlo per la strada.

 

Il primato è per chi serve. Gesù sa di che abbiamo bisogno, ma siamo noi a doverlo chiedere. È la fede.

SONO LEALE E SINCERO CON GESÚ?

Parola: CHIAREZZA

 

Mercoledì 15 agosto

Capitolo 11

IV. IL MINISTERO DI GESÙ A GERUSALEMME

Ingresso messianico in Gerusalemme

1Quando si avvicinarono a Gerusalemme, verso Bètfage e Betània, presso il monte degli Ulivi, mandò due dei suoi discepoli 2e disse loro: «Andate nel villaggio che vi sta di fronte, e subito entrando in esso troverete un asinello legato, sul quale nessuno è mai salito. Scioglietelo e conducetelo. 3E se qualcuno vi dirà: Perché fate questo?, rispondete: Il Signore ne ha bisogno, ma lo rimanderà qui subito». 4Andarono e trovarono un asinello legato vicino a una porta, fuori sulla strada, e lo sciolsero. 5E alcuni dei presenti però dissero loro: «Che cosa fate, sciogliendo questo asinello?». 6Ed essi risposero come aveva detto loro il Signore. E li lasciarono fare. 7Essi condussero l’asinello da Gesù, e vi gettarono sopra i loro mantelli, ed egli vi montò sopra. 8E molti stendevano i propri mantelli sulla strada e altri delle fronde, che avevano tagliate dai campi. 9Quelli poi che andavano innanzi, e quelli che venivano dietro gridavano: Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! 10Benedetto il regno che viene, del nostro padre Davide!  Osanna nel più alto dei cieli! 11Ed entrò a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l’ora tarda, uscì con i Dodici diretto a Betània.

 

Inizia l’ultima settimana terrena di Gesù. Va verso la gloria, attraverso la croce. La settimana si apre con l’assegnazione del titolo a Gesù: Signore. Viene riconosciuto come Signore. Osanna: Dio aiutaci.

RICONOSCO DIO, IN GESÚ, PRIMA DELLE PROVE?

Parola: GLORIA

 

Giovedì 16 agosto

Il fico sterile

12La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. 13E avendo visto di lontano un fico che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se mai vi trovasse qualche cosa; ma giuntovi sotto, non trovò altro che foglie. Non era infatti quella la stagione dei fichi. 14E gli disse: «Nessuno possa mai più mangiare i tuoi frutti». E i discepoli l’udirono.

 

I venditori cacciati dal tempio 

15Andarono intanto a Gerusalemme. Ed entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e comperavano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe 16e non permetteva che si portassero cose attraverso il tempio. 17Ed insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti?Voi invece ne avete fatto una spelonca di ladri!».

18L’udirono i sommi sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutto il popolo era ammirato del suo insegnamento. 19Quando venne la sera uscirono dalla città.

 

Se Dio ci chiede dei frutti occorre essere pronti per darli. Il nome di Dio non può essere strumentalizzato per lucro o altro. L’offerta giusta è il cuore.

COSA OFFRO A DIO?

Parola: PORTARE

 

Venerdì 17 agosto

Il fico seccato. Fede e preghiera

20La mattina seguente, passando, videro il fico seccato fin dalle radici. 21Allora Pietro, ricordatosi, gli disse: «Maestro, guarda: il fico che hai maledetto si è seccato». 22Gesù allora disse loro: «Abbiate fede in Dio! 23In verità vi dico: chi dicesse a questo monte: Lèvati e gettati nel mare, senza dubitare in cuor suo ma credendo che quanto dice avverrà, ciò gli sarà accordato. 24Per questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato. 25Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi i vostri peccati». 26.

 

La preghiera, fatta con fede, smuove le montagne.

CON QUALE FEDE PREGO?

Parola: FORZA

 

Sabato 18 agosto

Obiezione dei Giudei sull’autorità di Gesù

27Andarono di nuovo a Gerusalemme. E mentre egli si aggirava per il tempio, gli si avvicinarono i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: 28«Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l’autorità di farlo?». 29Ma Gesù disse loro: «Vi farò anch’io una domanda e, se mi risponderete, vi dirò con quale potere lo faccio. 30Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi». 31Ed essi discutevano tra sé dicendo: «Se rispondiamo “dal cielo”, dirà: Perché allora non gli avete creduto? 32Diciamo dunque “dagli uomini”?». Però temevano la folla, perché tutti consideravano Giovanni come un vero profeta. 33Allora diedero a Gesù questa risposta: «Non sappiamo». E Gesù disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose».

 

È diventato difficile contestare il messaggio di Gesù, allora chiedono garanzie sulla autorità che lo ha inviato. Gesù non dà garanzie, solo con la fede può essere compreso.

CHIEDIAMO “GARANZIE” A GESÚ, O CREDIAMO?

Parola: CERTEZZE

 

Domenica 19 agosto

Capitolo 12

Parabola dei vignaioli omicidi

      1Gesù si mise a parlare loro in parabole: «Un uomo piantò una vigna, vi pose attorno una siepe, scavò un torchio, costruì una torre, poi la diede in affitto a dei vignaioli e se ne andò lontano. 2° suo tempo inviò un servo a ritirare da quei vignaioli i frutti della vigna. 3Ma essi, afferratolo, lo bastonarono e lo rimandarono a mani vuote. 4Inviò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo coprirono di insulti. 5Ne inviò ancora un altro, e questo lo uccisero; e di molti altri, che egli ancora mandò, alcuni li bastonarono, altri li uccisero. 6Aveva ancora uno, il figlio prediletto: lo inviò loro per ultimo, dicendo: Avranno rispetto per mio figlio! 7Ma quei vignaioli dissero tra di loro: Questi è l’erede; su, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra. 8E afferratolo, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna. 9Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e sterminerà quei vignaioli e darà la vigna ad altri. 10Non avete forse letto questa Scrittura: La pietra che i costruttori hanno scartata  è diventata testata d’angolo; 11 dal Signore è stato fatto questo  ed è mirabile agli occhi nostri»? 12Allora cercarono di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. E, lasciatolo, se ne andarono.

 

Proprio coloro a cui Dio aveva affidato la sua Parola, si ribellano, uccidono …..

Non c’è la certezza nell’incarico che abbiamo, ma nell’ascolto di Dio.

COME AMMINISTRO LA PAROLA RICEVUTA?

Parola: FRUTTI

 

Lunedì 20 agosto

Il tributo a Cesare

13Gli mandarono però alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo nel discorso. 14E venuti, quelli gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non ti curi di nessuno; infatti non guardi in faccia agli uomini, ma secondo verità insegni la via di Dio. È lecito o no dare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare o no?». 15Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse: «Perché mi tentate? Portatemi un denaro perché io lo veda». 16Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: «Di chi è questa immagine e l’iscrizione?». Gli risposero: «Di Cesare». 17Gesù disse loro: «Rendete a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio». E rimasero ammirati di lui.

 

La terra è nelle mani degli uomini. Dio accetta la libertà dell’uomo, non la forza. L’uomo però, per il suo bene, deve, oltre a rispettare la convivenza civile, dare la sua anima, con quel che comporta, a Dio.

QUANTO “PAGO” A DIO?

Parola: GIUSTEZZA

 

Martedì 21 agosto

La risurrezione dei morti

18Vennero a lui dei sadducei, i quali dicono che non c’è risurrezione, e lo interrogarono dicendo: 19«Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che  se muore il fratello di uno e lascia la moglie senza figli, il fratello ne prenda la moglie per dare discendenti al fratello. 20C’erano sette fratelli: il primo prese moglie e morì senza lasciare discendenza; 21allora la prese il secondo, ma morì senza lasciare discendenza; e il terzo egualmente, 22e nessuno dei sette lasciò discendenza. Infine, dopo tutti, morì anche la donna. 23Nella risurrezione, quando risorgeranno, a chi di loro apparterrà la donna? Poiché in sette l’hanno avuta come moglie». 24Rispose loro Gesù: «Non siete voi forse in errore dal momento che non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio? 25Quando risusciteranno dai morti, infatti, non prenderanno moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. 26° riguardo poi dei morti che devono risorgere, non avete letto nel libro di Mosè, a proposito del roveto, come Dio gli parlò dicendo: Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e di Giacobbe? 27Non è un Dio dei morti ma dei viventi! Voi siete in grande errore».

 

I sadducei, legano ancora la loro fede ad una mentalità umana. Dopo la resurrezione non ci saranno più le “nostre” regole, ma “Dio sarà tutto in tutti”. Dio è comunque il Dio dei vivi.

VIVO LA VITA?

Parola: OTTIMISMO

 

Mercoledì 22 agosto

Il primo comandamento.

28Allora si accostò uno degli scribi che li aveva uditi discutere, e, visto come aveva loro ben risposto, gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». 29Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l’unico Signore; 30 amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. 31E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c’è altro comandamento più importante di questi». 32Allora lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è unico e non v’è altri all’infuori di lui; 33 amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici». 34Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

 

Gesù mette i “paletti”. L’amore per Dio e per gli uomini avvicina al regno di Dio, chiunque lo pratichi.

CHE RUOLO GIOCA L’AMORE NELLA MIA VITA.

Parola: GIOCO

 

Giovedì 23 agosto

Il Cristo, figlio e Signore di Davide

35Gesù continuava a parlare, insegnando nel tempio: «Come mai dicono gli scribi che il Messia è figlio di Davide? 36Davide stesso infatti ha detto, mosso dallo Spirito Santo: Disse il Signore al mio Signore:  Siedi alla mia destra,  finché io ponga i tuoi nemici  come sgabello ai tuoi piedi. 37Davide stesso lo chiama Signore: come dunque può essere suo figlio?». E la numerosa folla lo ascoltava volentieri.

 

Gesù, secondo la carne, è figlio di David, ma secondo lo Spirito, Gesù, nella Trinità, è padre anche di David.

PENSO MAI DI AVER RICEVUTO LO SPIRITO SANTO?

Parola: SAPIENZA

 

Venerdì 24 agosto

Gli scribi giudicati da Gesù

38Diceva loro mentre insegnava: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, 39avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. 40Divorano le case delle vedove e ostentano di fare lunghe preghiere; essi riceveranno una condanna più grave».

 

Gli scribi hanno fatto di Dio una ragione per il loro prestigio, per la loro prepotenza.

COME CONSIDERO I “LONTANI”?

Parola: CONDIVIDERE

 

Sabato 25 agosto

L’obolo della vedova

41E sedutosi di fronte al tesoro, osservava come la folla gettava monete nel tesoro. E tanti ricchi ne gettavano molte. 42Ma venuta una povera vedova vi gettò due spiccioli, cioè un quattrino. 43Allora, chiamati a sé i discepoli, disse loro: «In verità vi dico: questa vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. 44Poiché tutti hanno dato del loro superfluo, essa invece, nella sua povertà, vi ha messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».

 

Si era dato importanza all’avere e quindi al fare. Per Gesù conta l’essere. Non conta se siamo bicchieri grandi o piccoli, ma conta se siamo pieni.

OFFRO O MI OFFRO?

Parola: SONO

 

Domenica 26 agosto

Capitolo 13

Discorso escatologico. Introduzione

1Mentre usciva dal tempio, un discepolo gli disse: «Maestro, guarda che pietre e che costruzioni!». 2Gesù gli rispose: «Vedi queste grandi costruzioni? Non rimarrà qui pietra su pietra, che non sia distrutta». 3Mentre era seduto sul monte degli Ulivi, di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea lo interrogavano in disparte: 4«Dicci, quando accadrà questo, e quale sarà il segno che tutte queste cose staranno per compiersi?».

 

Le costruzioni umane, anche grandi, importanti e prestigiose sono destinate a passare.

QUANTO PESANO I MIEI PROGETTI SULLA VITA?

Parola: FORESTIERO

 

 

Lunedì 27 agosto

L’inizio dei dolori

5Gesù si mise a dire loro: «Guardate che nessuno v’inganni! 6Molti verranno in mio nome, dicendo: “Sono io”, e inganneranno molti. 7E quando sentirete parlare di guerre, non allarmatevi; bisogna infatti che ciò avvenga, ma non sarà ancora la fine. 8Si leverà infatti nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti sulla terra e vi saranno carestie. Questo sarà il principio dei dolori. 9Ma voi badate a voi stessi! Vi consegneranno ai sinedri, sarete percossi nelle sinagoghe, comparirete davanti a governatori e re a causa mia, per render testimonianza davanti a loro. 10Ma prima è necessario che il vangelo sia proclamato a tutte le genti. 11E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi di ciò che dovrete dire, ma dite ciò che in quell’ora vi sarà dato: poiché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo. 12Il fratello consegnerà a morte il fratello, il padre il figlio e i figli insorgeranno contro i genitori e li metteranno a morte. 13Voi sarete odiati da tutti a causa del mio nome, ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato.

 

Gesù afferma che nessuno conosce l’ora della fine. Bisogna che prima sia predicato il Vangelo a tutte le genti. Ognuno è impegnato in quest’opera immensa. Ma non saremo noi a parlare, parlerà lo Spirito. Dovremo però portare la croce.

COSA MI ASPETTO?

Parola: TUTTI

 

Martedì 28 agosto

La grande tribolazione di Gerusalemme

14Quando vedrete l’abominio della desolazione stare là dove non conviene, chi legge capisca, allora quelli che si trovano nella Giudea fuggano ai monti; 15chi si trova sulla terrazza non scenda per entrare a prender qualcosa nella sua casa; 16chi è nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. 17Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni! 18Pregate che ciò non accada d’inverno; 19perché quei giorni saranno una tribolazione, quale non è mai stata dall’inizio della creazione, fatta da Dio, fino al presente, né mai vi sarà. 20Se il Signore non abbreviasse quei giorni, nessun uomo si salverebbe. Ma a motivo degli eletti che si è scelto ha abbreviato quei giorni. 21Allora, dunque, se qualcuno vi dirà: “Ecco, il Cristo è qui, ecco è là”, non ci credete; 22perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e portenti per ingannare, se fosse possibile, anche gli eletti. 23Voi però state attenti! Io vi ho predetto tutto.

 

Gesù invita i suoi alla attenzione perché dovranno subire molte persecuzioni. Nessuno po’ però dire nulla sul tempo della fine. Bisogna solo prestare fede alla Parola di Gesù.

NELLE DIFFICOLTÁ COSA MI DICE CRISTO?

Parola: SEMPRE

 

 

 

Mercoledì 29 agosto

Manifestazione gloriosa del Figlio dell’uomo

24In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà  e la luna non darà più il suo splendore 25 e gli astri si metteranno a cadere dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. 26Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. 27Ed egli manderà gli angeli e riunirà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.

 

Il Figlio rassicura i suoi sulla sua vittoria. Non ci sarà battaglia, la vittoria è già conquistata con la Pasqua. Chi sta con Lui dividerà il premio.

PERCHÉ MI ALZO, OGNI MATTINA?

Parola: RAGIONI

 

Giovedì 30 agosto

Parabola del fico

28Dal fico imparate questa parabola: quando già il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che l’estate è vicina; 29così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, alle porte. 30In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutte queste cose siano avvenute. 31Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.32Quanto poi a quel giorno o a quell’ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre.

 

Gesù invita i suoi ad acquistare la sapienza. A saper leggere il mondo. Non quando sarà la fine, ma qual è il fine?

SO LEGGERE LA MIA VITA?

Parola: OCCHI

 

Venerdì 31 agosto

Vegliare per non essere sorpresi

33State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso. 34È come uno che è partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare. 35Vigilate dunque, poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino, 36perché non giunga all’improvviso, trovandovi addormentati. 37Quello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!».

 

Gesù invita alla vigilanza, tema che sarà centrale nell’Apocalisse. L’invito è posto affinché la vita non cada nel torpore e nella rassegnazione.

MI SENTO PRONTO?

Parola: SEMPRE

 

 

Sabato 1 settembre

Capitolo 14

V. LA PASSIONE E LA RISURREZIONE DI GESÙ

Complotto contro Gesù

1Mancavano intanto due giorni alla Pasqua e agli Azzimi e i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di impadronirsi di lui con inganno, per ucciderlo. 2Dicevano infatti: «Non durante la festa, perché non succeda un tumulto di popolo».

 

Tutti vorrebbero appropriarsi di Gesù. La figura di Gesù disturba le feste. La religione deve essere un fatto tranquillo, Gesù inquieta. Tutti.

FACCIO PARTECIPARE GESÚ ALLE MIE FESTE?

Parola: SLEGARE

 

Domenica 2 settembre

L’unzione a Betania

3Gesù si trovava a Betània nella casa di Simone il lebbroso. Mentre stava a mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro e versò l’unguento sul suo capo. 4Ci furono alcuni che si sdegnarono fra di loro: «Perché tutto questo spreco di olio profumato? 5Si poteva benissimo vendere quest’olio a più di trecento denari e darli ai poveri!». Ed erano infuriati contro di lei. 6Allora Gesù disse: «Lasciatela stare; perché le date fastidio? Ella ha compiuto verso di me un’opera buona; 7i poveri infatti li avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me invece non mi avete sempre. 8Essa ha fatto ciò ch’era in suo potere, ungendo in anticipo il mio corpo per la sepoltura. 9In verità vi dico che dovunque, in tutto il mondo, sarà annunziato il vangelo, si racconterà pure in suo ricordo ciò che ella ha fatto».

 

In tutto quello che gli uomini fanno centro e motivo ultimo devono essere Gesù. Gesù in vista della sua Pasqua.

HANNO UN MOTIVO LE MIE AZIONI?

Parola: POVERI

 

Lunedì 3 settembre

Il tradimento di Giuda

10Allora Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si recò dai sommi sacerdoti, per consegnare loro Gesù. 11Quelli all’udirlo si rallegrarono e promisero di dargli denaro. Ed egli cercava l’occasione opportuna per consegnarlo.

 

Gesù viene consegnato. Uno dei suoi sarà a tradirlo. L’amicizia non basta, la religione non basta.

HA UN PREZZO LA MIA FEDE?

Parola: DENARO

 

 

 

Martedì 4 settembre

Preparativi del pasto pasquale

12Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a preparare perché tu possa mangiare la Pasqua?». 13Allora mandò due dei suoi discepoli dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo 14e là dove entrerà dite al padrone di casa: Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, perché io vi possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli? 15Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala con i tappeti, già pronta; là preparate per noi». 16I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono per la Pasqua.

 

Gesù prepara la sua Pasqua durante un banchetto con gli amici. Tutto deve essere preparato per una grande festa.

QUANTO DI ME DEDICO AGLI AMICI?

Parola: TEMPO

 

Mercoledì 5 settembre

Annunzio del tradimento di Giuda

17Venuta la sera, egli giunse con i Dodici. 18Ora, mentre erano a mensa e mangiavano, Gesù disse: «In verità vi dico, uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirà». 19Allora cominciarono a rattristarsi e a dirgli uno dopo l’altro: «Sono forse io?». 20Ed egli disse loro: «Uno dei Dodici, colui che intinge con me nel piatto. 21Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui, ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo è tradito! Bene per quell’uomo se non fosse mai nato!».

 

Gesù conosce in anticipo il nostro cuore, ma non forza la nostra libertà. La responsabilità delle nostre scelte è nostra. Anche di tradire Dio.

QUANTO MI CONOSCO?

Parola: RESPONSABILITÁ

 

Giovedì 6 settembre

Istituzione dell’Eucaristia

22Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». 23Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. 24E disse: «Questo è il mio sangue, il sangue dell’alleanza versato per molti. 25In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio».

 

Gesù lascia il suo corpo e il suo sangue come memoriale per sempre. La sua presenza rimarrà in eterno.

VIVO UN CRISTO PRESENTE?

Parola: QUI

 

Venerdì 7 settembre

Predizione del rinnegamento di Pietro

26E dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. 27Gesù disse loro: «Tutti rimarrete scandalizzati, poiché sta scritto: Percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse. 28Ma, dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea». 29Allora Pietro gli disse: «Anche se tutti saranno scandalizzati, io non lo sarò». 30Gesù gli disse: «In verità ti dico: proprio tu oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte». 31Ma egli, con grande insistenza, diceva: «Se anche dovessi morire con te, non ti rinnegherò». Lo stesso dicevano anche tutti gli altri.

 

Nella prova c’è per tutti il rischio di cedere. Nessuno escluso. Può cedere anche la famiglia, il gruppo, la Chiesa. Occorre pregare, non basta promettere.

COME VIVO I MIEI TRADIMENTI?

Parola: RICREAZIONE

 

Sabato 8 settembre

Al Getsemani

32Giunsero intanto a un podere chiamato Getsèmani, ed egli disse ai suoi discepoli: «Sedetevi qui, mentre io prego». 33Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. 34Gesù disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate». 35Poi, andato un po’ innanzi, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse da lui quell’ora. 36E diceva: «Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu». 37Tornato indietro, li trovò addormentati e disse a Pietro: «Simone, dormi? Non sei riuscito a vegliare un’ora sola? 38Vegliate e pregate per non entrare in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole». 39Allontanatosi di nuovo, pregava dicendo le medesime parole. 40Ritornato li trovò addormentati, perché i loro occhi si erano appesantiti, e non sapevano che cosa rispondergli.          41Venne la terza volta e disse loro: «Dormite ormai e riposatevi! Basta, è venuta l’ora: ecco, il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani dei peccatori. 42Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce è vicino».

 

Nella tristezza e angoscia Gesù resta solo. Non è facile portare la sua agonia. Ci addormentiamo. Le uniche armi sono la veglia e la preghiera. Alla fine Gesù fa da solo.

MI SCUOTE LA SOFFERENZA DEL MONDO?

Parola: COMPASSIONE

 

Domenica 9 settembre

L’arresto di Gesù

43E subito, mentre ancora parlava, arrivò Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni mandata dai sommi sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani. 44Chi lo tradiva aveva dato loro questo segno: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta». 45Allora gli si accostò dicendo: «Rabbì» e lo baciò. 46Essi gli misero addosso le mani e lo arrestarono. 47Uno dei presenti, estratta la spada, colpì il servo del sommo sacerdote e gli recise l’orecchio48Allora Gesù disse loro: «Come contro un brigante, con spade e bastoni siete venuti a prendermi. 49Ogni giorno ero in mezzo a voi a insegnare nel tempio, e non mi avete arrestato. Si adempiano dunque le Scritture!». 50Tutti allora, abbandonandolo, fuggirono. 51Un giovanetto però lo seguiva, rivestito soltanto di un lenzuolo, e lo fermarono. 52Ma egli, lasciato il lenzuolo, fuggì via nudo.

 

Gesù viene tradito col bacio, segno dell’amore. Le persone che prima lo seguivano adesso hanno spade e bastoni. Il giovanetto che fugge sarebbe Malco o Marco, autore del Vangelo.

HO MAI CERCATO DI FAR CATTURARE GESÚ?

Parola: LASCIARE

 

Lunedì 10 settembre

Gesù davanti al sinedrio

53Allora condussero Gesù dal sommo sacerdote, e là si riunirono tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi. 54Pietro lo aveva seguito da lontano, fin dentro il cortile del sommo sacerdote; e se ne stava seduto tra i servi, scaldandosi al fuoco. 55Intanto i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesù per metterlo a morte, ma non la trovavano. 56Molti infatti attestavano il falso contro di lui e così le loro testimonianze non erano concordi. 57Ma alcuni si alzarono per testimoniare il falso contro di lui, dicendo: 58«Noi lo abbiamo udito mentre diceva: Io distruggerò questo tempio fatto da mani d’uomo e in tre giorni ne edificherò un altro non fatto da mani d’uomo». 59Ma nemmeno su questo punto la loro testimonianza era concorde. 60Allora il sommo sacerdote, levatosi in mezzo all’assemblea, interrogò Gesù dicendo: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?». 61Ma egli taceva e non rispondeva nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò dicendogli: «Sei tu il Cristo, il Figlio di Dio benedetto?». 62Gesù rispose: «Io lo sono! E vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della Potenza e venire con le nubi del cielo».

63Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: «Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? 64Avete udito la bestemmia; che ve ne pare?». Tutti sentenziarono che era reo di morte. 65Allora alcuni cominciarono a sputargli addosso, a coprirgli il volto, a schiaffeggiarlo e a dirgli: «Indovina». I servi intanto lo percuotevano.

 

Le prove contro Gesù si cercano in tutte le direzioni, ma alla fine la vera accusa sarà per motivi religiosi. Alla fine la condanna è una rivolta contro Dio.

CHE COSA NON MI STA BENE DI GESÚ?

Parola: RABBIA

 

 

 

 

Martedì 11 settembre

Rinnegamenti di Pietro

66Mentre Pietro era giù nel cortile, venne una serva del sommo sacerdote 67e, vedendo Pietro che stava a scaldarsi, lo fissò e gli disse: «Anche tu eri con il Nazareno, con Gesù». 68Ma egli negò: «Non so e non capisco quello che vuoi dire». Uscì quindi fuori del cortile e il gallo cantò. 69E la serva, vedendolo, ricominciò a dire ai presenti: «Costui è di quelli». 70Ma egli negò di nuovo. Dopo un poco i presenti dissero di nuovo a Pietro: «Tu sei certo di quelli, perché sei Galileo». 71Ma egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco quell’uomo che voi dite». 72Per la seconda volta un gallo cantò. Allora Pietro si ricordò di quella parola che Gesù gli aveva detto: «Prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai per tre volte». E scoppiò in pianto.

 

La gente riconosce Pietro perché parla il dialetto di Gesù. Pietro ha un solo sentimento: la paura. Le sue promesse sono svanite. Il ricordo delle parole di Gesù lo salva, piange.

NELLA CRISI, MI TORNANO ALLA MENTE PAROLE DI GESÚ?

Parola: LIMITE

 

Mercoledì 12 settembre

Capitolo 15

Gesù davanti a Pilato

1Al mattino i sommi sacerdoti, con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, dopo aver tenuto consiglio, misero in catene Gesù, lo condussero e lo consegnarono a Pilato. 2Allora Pilato prese a interrogarlo: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici». 3I sommi sacerdoti frattanto gli muovevano molte accuse. 4Pilato lo interrogò di nuovo: «Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano!». 5Ma Gesù non rispose più nulla, sicché Pilato ne restò meravigliato. 6Per la festa egli era solito rilasciare un carcerato a loro richiesta. 7Un tale chiamato Barabba si trovava in carcere insieme ai ribelli che nel tumulto avevano commesso un omicidio. 8La folla, accorsa, cominciò a chiedere ciò che sempre egli le concedeva. 9Allora Pilato rispose loro: «Volete che vi rilasci il re dei Giudei?». 10Sapeva infatti che i sommi sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. 11Ma i sommi sacerdoti sobillarono la folla perché egli rilasciasse loro piuttosto Barabba. 12Pilato replicò: «Che farò dunque di quello che voi chiamate il re dei Giudei?». 13Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!». 14Ma Pilato diceva loro: «Che male ha fatto?». Allora essi gridarono più forte: «Crocifiggilo!». 15E Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine, rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.

Solo i romani potevano mettere a morte un uomo. Pilato non trova colpa in Lui. Non ha fatto alcun male, ma è volere del popolo.

CHE ACCUSE MUOVO, NELLA MIA VITA, A GESÚ?

Parola: LIBERTÁ

 

 

Giovedì 13 settembre

La corona di spine

16Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono tutta la coorte. 17Lo rivestirono di porpora e, dopo aver intrecciato una corona di spine, gliela misero sul capo. 18Cominciarono poi a salutarlo: «Salve, re dei Giudei!». 19E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano a lui. 20Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo.

 

Aspettavano un re, non accettano un re sofferente, un Dio che muore. Lo incoronano, però, loro stessi con la sofferenza.

CHE POTERE HA GESÚ SU DI ME?

Parola: REGNO

Venerdì 14 settembre

La via della croce

21Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce. 22Condussero dunque Gesù al luogo del Gòlgota, che significa luogo del cranio, 23e gli offrirono vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese.

 

Gesù non porta da solo la croce. Nella storia c’è sempre stato qualcuno che lo ha aiutato.

QUANDO HAI DATO UNA MANO A GESÚ?

Parola: SOLIDARIETÁ

 

Sabato 15 settembre

La crocifissione

24Poi lo crocifissero  e si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse quello che ciascuno dovesse prendere. 25Erano le nove del mattino quando lo crocifissero. 26E l’iscrizione con il motivo della condanna diceva: Il re dei Giudei. 27Con lui crocifissero anche due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sinistra. 28.

 

Gesù viene spogliato di tutto. Quest’uomo, nudo e povero è veramente il re dei giudei. In mezzo ai malfattori. Dio si fa ultimo, per fare primi gli ultimi. Che lo vogliono.

CHI SONO I CROCIFISSI DELLA MIA VITA?

Parola: SALVEZZA

 

Domenica 16 settembre

Gesù in croce deriso e oltraggiato

29I passanti lo insultavano e, scuotendo il capo, esclamavano: «Ehi, tu che distruggi il tempio e lo riedifichi in tre giorni, 30salva te stesso scendendo dalla croce!». 31Ugualmente anche i sommi sacerdoti con gli scribi, facendosi beffe di lui, dicevano: «Ha salvato altri, non può salvare se stesso! 32Il Cristo, il re d’Israele, scenda ora dalla croce, perché vediamo e crediamo». E anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano.

 

Nessuno ha più fiducia in Gesù. Si chiedono ancora segni strabilianti, ma Gesù adesso tace.

ACCETTO IL SILENZIO DI DIO?

Parola: SCHIACCIATO

 

Lunedì 17 settembre

La morte di Gesù

33Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. 34Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì, Eloì, lemà sabactàni?, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? 35Alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano: «Ecco, chiama Elia!». 36Uno corse a inzuppare di aceto una spugna e, postala su una canna, gli dava da bere, dicendo: «Aspettate, vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce». 37Ma Gesù, dando un forte grido, spirò. 38Il velo del tempio si squarciò in due, dall’alto in basso. 39Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse: «Veramente quest’uomo era Figlio di Dio!».

 

Le pie donne sul Calvario

40C’erano anche alcune donne, che stavano ad osservare da lontano, tra le quali Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo il minore e di ioses, e Salome, 41che lo seguivano e servivano quando era ancora in Galilea, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme.

 

Gesù chiede a Dio qual è il senso del suo abbandono. Spira, rende lo Spirito al Padre. Il tempio non serve più, tempio è i corpo di Gesù, Figlio di Dio. Le donne osservano.

QUAL È IL PIÚ GRANDE AMORE CHE CONOSCO?

Parola: STIMMATE

 

Martedì 18 settembre

La sepoltura

42Sopraggiunta ormai la sera, poiché era la Parascève, cioè la vigilia del sabato, 43Giuseppe d’Arimatèa, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù. 44Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, lo interrogò se fosse morto da tempo. 45Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. 46Egli allora, comprato un lenzuolo, lo calò giù dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare un masso contro l’entrata del sepolcro. 47Intanto Maria di Màgdala e Maria madre di Ioses stavano ad osservare dove veniva deposto.

 

Giuseppe chiede il corpo di Cristo. Lo ama, vuole tenerlo con sé. Anche le donne osservano dove viene sepolto per poterlo sempre visitare.

QUALI SONO I MIEI GIORNI DI SEPOLTURA?

Parola: CHIUSO

 

Mercoledì 19 settembre

Capitolo 16

La tomba vuota. Messaggio dell’angelo

1Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù. 2Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole. 3Esse dicevano tra loro: «Chi ci rotolerà via il masso dall’ingresso del sepolcro?».4Ma, guardando, videro che il masso era già stato rotolato via, benché fosse molto grande. 5Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una veste bianca, ed ebbero paura. 6Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano deposto. 7Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto». 8Ed esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro perché erano piene di timore e di spavento. E non dissero niente a nessuno, perché avevano paura.

 

Le donne cercano di fare un ultimo gesto di grande amore verso Gesù, verso il suo corpo. Ma Gesù è sempre più grande, imprevedibile. La vita trionfa.

VIVO NELLA SPERANZA?

Parola: INFINITO

 

Giovedì 20 settembre

Apparizioni di Gesù risuscitato

9Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demoni. 10Questa andò ad annunziarlo ai suoi seguaci che erano in lutto e in pianto. 11Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere. 12Dopo ciò, apparve a due di loro sotto altro aspetto, mentre erano in cammino verso la campagna. 13Anch’essi ritornarono ad annunziarlo agli altri; ma neanche a loro vollero credere. 14Alla fine apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato. 15Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. 16Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. 17E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, 18prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno». 19Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio. 20Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l’accompagnavano.

 

Gli altri ci possono dare tanti annunci, ma finché Gesù non entra nella nostra vita è difficile credere che sia risorto. Quando arriva, allora stiamo con Lui e partiamo ad annunciarlo a tutti, o meglio a condurli da Lui.

HO VISTO GESÚ RISORTO?

Parola: PAROLA

 

RINGRAZIAMENTO

 

Lodi di Dio altissimo

Tu sei santo, Signore Iddio unico, che fai cose stupende.

Tu sei forte. Tu sei grande. Tu sei l’Altissimo. Tu sei il Re onnipotente. Tu sei il Padre santo, Re del cielo e della terra.

Tu sei trino e uno, Signore Iddio degli dèi. Tu sei il bene, tutto il bene, il sommo bene, Signore Iddio vivo e vero.

Tu sei amore, carità. Tu sei sapienza. Tu sei umiltà. Tu sei pazienza. Tu sei bellezza. Tu sei sicurezza. Tu sei la pace. Tu sei gaudio e letizia. Tu sei la nostra speranza. Tu sei giustizia. Tu sei temperanza. Tu sei ogni nostra ricchezza.

Tu sei bellezza. Tu sei mitezza. Tu sei il protettore. Tu sei il custode e il difensore nostro. Tu sei fortezza. Tu sei rifugio.

Tu sei la speranza. Tu sei la nostra fede. Tu sei la nostra carità. Tu sei tutta la nostra dolcezza. Tu sei la nostra vita eterna, grande ammirabile Signore, Dio onnipotente, misericordioso Salvatore.

 

“Absorbeat”

Rapisca, ti prego, o Signore, l’ardente dolce forza del tuo amore la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo, perché io muoia per amore dell’amore tuo, come tu ti sei degnato di morire per amore dell’amore mio.

 

Saluto alla Beata Vergine

Ave, Signora santa, regina santissima, madre di Dio Maria, che sei perpetua Vergine eletta dal santissimo Padre celeste che ti consacrò col santissimo Figlio diletto e lo Spirito Paraclito; tu in cui fu e resta ogni pienezza di grazia ed ogni bene.

Ave, suo palazzo. Ave, suo tabernacolo. Ave, casa sua. Ave, suo vestimento. Ave, sua serva. Ave, madre sua.

E voi tutte virtù sante, che per grazia e illuminazione dello Spirito Santo, siete infuse nei cuori dei credenti, perché da infedeli a Dio fedeli li rendiate.

 

Preghiera di San Francesco davanti al Crocifisso di San Damiano

Alto e glorioso Dio, illumina il cuore mio.

Dammi fede diritta, speranza certa, carità perfetta, umiltà profonda, senno e conoscimento

perché io possa servire i tuoi santi comandamenti.

 

Ti adoriamo o nostro Signore Gesù Cristo, qui e in tutte le chiese che sono nel mondo e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

AMEN

 

Indice delle parole per ogni giorno.

 

Giovedì 21 giugno: PRONTEZZA         

Venerdì 22 giugno: DESERTO

Sabato 23 giugno: IO

Domenica 24 giugno: SANO

Lunedì 25 giugno: DOMANDA

Martedì 26 giugno: ALTRI

Mercoledì 27 giugno: ALZARSI

Giovedì 28 giugno: CENARE

Venerdì 29 giugno: ALBA

Sabato 30 giugno: CUORE

Domenica 1 luglio: NOVITÁ

Lunedì 2 luglio: CREDO

Martedì 3 luglio: COSTRUIRE

Mercoledì 4 luglio: DEBOLEZZA

Giovedì 5 luglio: DUBBIO

Venerdì 6 luglio: ACCETTAZIONE 

Sabato 7 luglio: SEGNO

Domenica 8 luglio: LIMITE

Lunedì 9 luglio: ATTENZIONE

Martedì 10 luglio: GRAZIE

Mercoledì 11 luglio: MINORE

Giovedì 12 luglio: CORAGGIO

Venerdì 13 luglio: MISERICORDIA

Sabato 14 luglio: PROVARCI

Domenica 15 luglio: SORELLA

Lunedì 16 luglio: UOMO

Martedì 17 luglio: DOMANI

Mercoledì 18 luglio: POVERO

Giovedì 19 luglio: SCOMODO

Venerdì 20 luglio: SFAMARE

Sabato 21 luglio: CAPIRE

Domenica 22 luglio: MALATTIA

Lunedì 23 luglio: PRIORITÁ

Martedì 24 luglio: BENESSERE

Mercoledì 25 luglio: BUSSARE

Giovedì 26 luglio: APRIRE

Venerdì 27 luglio: OTTICA

Sabato 28 luglio: BISOGNO

Domenica 29 luglio: FRESCHEZZA

Lunedì 30 luglio: CONTINUARE

Martedì 31 luglio: CONOSCERE

Mercoledì 1 agosto:  AMORE

Giovedì 2 agosto: UNO

Venerdì 3 agosto: TERRA

Sabato 4 agosto: PIENEZZA

Domenica 5 agosto: PARLARE

Lunedì 6 agosto: PAURA

Martedì 7 agosto: AMBIZIONE

Mercoledì 8 agosto: CORRERE

Giovedì 9 agosto: CRISTIANO (cioè altro Cristo)

Venerdì 10 agosto: NOTTE

Sabato 11 agosto: PERFEZIONE

Domenica 12 agosto:  VITA

Lunedì 13 agosto: AMEN

Martedì 14 agosto: CHIAREZZA

Mercoledì 15 agosto: GLORIA

Giovedì 16 agosto: PORTARE

Venerdì 17 agosto: FORZA

Sabato 18 agosto: CERTEZZE

Domenica 19 agosto: FRUTTI

Lunedì 20 agosto: GIUSTEZZA

Martedì 21 agosto: OTTIMISMO

Mercoledì 22 agosto: GIOCO

Giovedì 23 agosto: SAPIENZA

Venerdì 24 agosto: CONDIVIDERE

Sabato 25 agosto: SONO

Domenica 26 agosto: FORESTIERO

Lunedì 27 agosto: TUTTI

Martedì 28 agosto: SEMPRE

Mercoledì 29 agosto: RAGIONI

Giovedì 30 agosto: OCCHI

Venerdì 31 agosto: SEMPRE

Sabato 1 settembre: SLEGARE

Domenica 2 settembre: POVERI

Lunedì 3 settembre: DENARO

Martedì 4 settembre: TEMPO

Mercoledì 5 settembre: RESPONSABILITÁ

Giovedì 6 settembre: QUI

Venerdì 7 settembre: RICREAZIONE

Sabato 8 settembre: COMPASSIONE

Domenica 9 settembre: LASCIARE

Lunedì 10 settembre: RABBIA

Martedì 11 settembre: LIBERTÁ

Mercoledì 12 settembre: REGNO

Giovedì 13 settembre: SOLIDARIETÁ

Venerdì 14 settembre: SALVEZZA

Sabato 15 settembre: SCHIACCIATO

Domenica 16 settembre: INFINITO

Lunedì 17 settembre: STIMMATE

Martedì 18 settembre: CHIUSO

Mercoledì 19 settembre: INFINITO

Giovedì 20 settembre: PAROLA

 

 

 

 

SE FA PER TE ….

la Fraternità di Castel del Piano ti aspetta.

Fondata nel 1780 da una missione popolare tenuta dal Beato Leopoldo da Gaiche nella parrocchia di Castel del Piano, la Fraternità continua la sua vita. Attualmente ne fanno parte circa trenta membri ai quali vanno aggiunte altre persone che seguono la vita del gruppo stesso.

I francescani seguono, rimanendo nel mondo come laici, la regola francescana.

Francescani secolari si diventa attraverso un anno di noviziato nella fraternità e la successiva Professione. La fraternità stessa, come servizio alla Chiesa e agli uomini, accetta anche tutte le persone che vogliono approfondire la propria fede o conoscere meglio se stessi. La stessa è inoltre in ascolto di tutti coloro che vogliono parlare per qualsiasi motivo.

La fraternità locale si ritrova ogni venerdì alle 21.15 presso i locali dell’oratorio parrocchiale, da settembre a maggio; da giugno a settembre si ritrova presso la Chiesa di Santa Maria della Notte in via Sacconi (zona industriale S. Andrea delle Fratte). Gli incontri sono tenuti dai terziari stessi in prima persona, col prezioso aiuto dell’Assistente Padre Pancrazio Gabbarelli OFM e dalla Comunità delle Clarisse del Monastero Santa Maria in S. Erminio, Monteluce – Perugia. Gli incontri si svolgono con catechesi, approfondimenti e preghiera. 

 

 

 

 

 

PUOI BUSSARE ….. CI SIAMO!

 

Per qualsiasi cosa: 338 - 8323929

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A cura della Fraternità di Castel del Piano - Ordine Francescano Secolare

Ad uso della Fraternità – Stampato in proprio – Giugno 2007

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La regola di vita dei francescani secolari è questa: osservare il Vangelo di Nostro Signore Gesù Cristo secondo l’esempio di S. Francesco d’Assisi, il quale del Cristo fece l’ispiratore e il centro della sua vita con Dio e con gli uomini. Cristo, dono dell’Amore del Padre, è la via a Lui, è la verità nella quale lo Spirito Santo ci introduce, è la vita che Egli è vicino a dare in sovrabbondanza. I francescani secolari si impegnino, inoltre, ad una assidua lettura del Vangelo, passando dal Vangelo alla vita e dalla vita al Vangelo.                         (Regola O.F.S. Cap. II,4)