Stampa
Visite: 2214

ALLE SORGENTI  

Cammino per il rinnovo della Professione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Febbraio - Marzo 2018

 

INTRODUZIONE COMUNE PER OGNI SORGENTE

 

O Dio vieni a salvarmi. Gloria al Padre.

 

Inno allo Spirito Santo

Vieni o Spirito Creatore, visita le nostre menti, riempi della tua grazia i cuori che hai creato. O dolce Consolatore, dono del Padre altissimo, acqua viva, fuoco, amore, santo crisma dell'anima. Dito della mano di Dio, promesso dal Salvatore, irradia i tuoi sette doni, suscita in noi la parola.  Sii luce all'intelletto, fiamma ardente nel cuore; sana le nostre ferite col balsamo del tuo amore.  Difendici dal nemico, reca in dono la pace, la tua guida invincibile ci preservi dal male.  Luce d'eterna sapienza, svelaci il grande mistero di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo Amore. 

Amen.

 

Preghiera di Francesco davanti al Crocifisso

O alto e glorioso Dio, illumina le tenebre del cuore mio. Dammi una fede retta, speranza certa, carità perfetta e umiltà profonda, senno e discernimento per compiere la tua vera e santa volontà. Amen.

 

Viviamo gli incontri di preparazione al rinnovo della Professione approfondendo, nel cuore, il nostro legame con le sorgenti della fede.

Guidati da un solo pensiero: Come le sorgenti irrigano la mia vocazione francescana secolare?

 

CONCLUSIONE COMUNE PER OGNI SORGENTE

 

Saluto alla Beata Vergine Maria

Ave, Signora, santa regina, santa Madre di Dio, Maria, che sei vergine fatta Chiesa ed eletta dal santissimo Padre celeste, che ti ha consacrata insieme col santissimo suo Figlio diletto e con lo Spirito Santo Paraclito; tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia e ogni bene. Ave, suo palazzo. ave, suo tabernacolo, ave, sua casa. Ave, suo vestimento, ave, sua ancella, ave, sua Madre. E saluto voi tutte, sante virtù, che per grazia e illuminazione dello Spirito Santo venite infuse nei cuori dei fedeli, perché da infedeli fedeli a Dio li rendiate. 

 

Preghiera "Absorbeat" 

Rapisca, ti prego, o Signore, l'ardente e dolce forza del tuo amore la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo, perché io muoia per amore dell'amor tuo, come tu ti sei degnato morire per  amore dell'amor mio. Amen

 

INTRODUZIONE

 

Il nostro cammino verso il rinnovo della Professione, che quest’anno cade proprio a ridosso del 25 marzo (Annunciazione e Festa del Sì di Maria), è un cammino verso le sorgenti della nostra fede.

Da quali sorgenti attingo la mia fede?

Il primo incontro è di preghiera per la conversione, nel senso etimologico di “cambiare mentalità”. Una conversione che ci riporti verso le sorgenti. Mai finiremo di camminare in avanti nella vita e mai finiremo di scoprire la ricchezza delle sorgenti.

Lo Spirito Santo

Il Vangelo

L’Eucaristia

La Chiesa.

L’attingimento da queste sorgenti fa essere o non essere la nostra fede e, con essa, la nostra vocazione. Fonte di tutto è la Trinità e canale della Trinità è l’umanità di Cristo ed il suo fianco aperto sulla croce. Ci accompagnino nel cammino la Vergine Maria, San Francesco, Santa Chiara e tutti i santi francescani che ci hanno preceduto. Amen

 

 

 

 

Basi di partenza

 

Sono un francescano secolare. Da poco o da molto tempo non importa più di tanto. Domanda: cosa vuol dire essere francescani secolari? Qual è il mio posto nel mondo? Ossia: qual è la mia vocazione?

 

La Regola è chiara: seguire il Vangelo di Gesù Cristo seguendo le orme di San Francesco.

 

Negli anni scorsi abbiamo meditato molto sui temi di vita.

Preghiera e relazione con Dio

Relazioni

Obbedienza, Castità, Povertà

Virtù cardinali

Fraternità universale e cosmica

 

I francescani secolari sono “portatori d’acqua”!

 

Ma tutto questo porta il nostro cuore a dire:

dove attingere quest’acqua?

 

Quali sono le sorgenti?

 

Mediteremo sulle sorgenti

Non tanto per quello che esse sono in sé, ma per quello che sono PER me. Per la mia vocazione.

 

Lo Spirito Santo

Il Vangelo

L’Eucaristia

La Chiesa

 

Partiremo da come le sorgenti irrigano la Regola OFS e le Costituzioni Generali.

 

La Regola è donata a noi dalla Chiesa.

La Chiesa è nata dall’Eucaristia.

L’Eucaristia nasce col Vangelo.

Il Vangelo è opera dello Spirito Santo.

Lo Spirito Santo santifica pane e vino perché diventino Eucaristia.

La Chiesa spezza l’Eucaristia e annuncia il Vangelo.

……………………….

E così via.

Una compenetrazione ed una compresenza d’amore.

 

 

Metteremo al centro le nostre domande. Le risposte …. Cristo ce le insegni.

 

Che la meditazione ci accompagni ogni giorno.

Che possiamo anche noi essere uomini fatti preghiera. Amen

 

 

 

Note pratiche:

Gli articoli citati sono presi dalla Regola OFS promulgata da Papa Paolo VI il 24 giugno 1978 e dalle Costituzioni Generali promulgate l’ 8 dicembre 2000. La Fraternità OFS d’Italia applica queste norme attraverso lo statuto particolare. Per gli incontri, quando è riportato il solo numero, si tratta di un articolo inerente in maniera solo indiretta o marginale l’argomento trattato. 

 

 

 

 

 

PREGHIERA PER L’ACQUA

“CHI HA SETE VENGA …”

 

 

 

 

 

Introduzione riportata a pagina 2

 

Fratelli iniziamo con questo momento di preghiera il nostro cammino verso il rinnovo della Professione nell’Ordine Francescano Secolare. Durante il cammino mediteremo sulle sorgenti che irrigano la nostra vocazione a vivere il Vangelo sulle orme di Francesco d’Assisi.

Risaliremo verso le quattro sorgenti: lo Spirito Santo, il Vangelo, l’Eucaristia e la Chiesa.

Durante questo incontro chiederemo a Dio di farci giungere a queste sorgenti, coscienti che, spesso, chi va verso la sorgente va contro corrente.

Ogni lettura ci indica la strada verso una sorgente.

 

Iniziamo con un breve momento di silenzio meditando sulla domanda:

come ho vissuto la vocazione francescana?

 

Lo Spirito Santo

Dal Vangelo secondo Giovanni   (Gv 16,5-15) 

Ora però vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: Dove vai? Anzi, perché vi ho detto queste cose, la tristezza ha riempito il vostro cuore. Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò. E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. Quanto al peccato, perché non credono in me; quanto alla giustizia, perché vado dal Padre e non mi vedrete più; quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l'annunzierà.

 

Breve momento di silenzio, breve commento e riflessioni personali

Padre nostro

 

Il Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca    (Lc 11,27-28) 

Mentre diceva questo, una donna alzò la voce di mezzo alla folla e disse: «Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!». Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».

 

Breve momento di silenzio, breve commento e riflessioni personali

Padre nostro

 

L’Eucaristia

Dal Vangelo secondo Giovanni   (Gv 6,48-58) 

Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».  Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

 

Breve momento di silenzio, breve commento e riflessioni personali

Padre nostro

 

La Chiesa

Dalla Prima lettera di San Giovanni Apostolo   (1Gv 1,1-4) 

Ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita (poiché la vita si è fatta visibile, noi l'abbiamo veduta e di ciò rendiamo testimonianza e vi annunziamo la vita eterna, che era presso il Padre e si è resa visibile a noi), quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia perfetta.

 

Breve momento di silenzio, breve commento e riflessioni personali

Padre nostro

 

Concludiamo questo momento di preghiera con un breve momento di silenzio meditando sulla domanda: dove va la mia vocazione?

Possono essere condivise delle preghiere, ad ognuna si risponde:

O Dio illumina il cuore mio

 

La preghiera e la meditazione continuino nella nostra vita.

 

Preghiera conclusiva

 

Tu sei santo, Signore solo Dio, che compi meraviglie.

Tu sei forte, Tu sei grande, Tu sei altissimo,

Tu sei onnipotente, Tu, Padre santo, re del cielo e della terra.

Tu sei uno e trino, Signore Dio degli dèi,

Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene, Signore Dio vivo e vero.

Tu sei amore e carità, Tu sei sapienza,

Tu sei umiltà, Tu sei pazienza,

Tu sei bellezza, Tu sei sicurezza, Tu sei quiete.

Tu sei gaudio e letizia, Tu sei la nostra speranza,

Tu sei giustizia e temperanza,

Tu sei tutto, ricchezza nostra a sufficienza.

Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine.

Tu sei protettore, Tu sei custode e difensore,

Tu sei fortezza, Tu sei rifugio.

Tu sei la nostra speranza, Tu sei la nostra fede,

Tu sei la nostra carità, Tu sei tutta la nostra dolcezza,

Tu sei la nostra vita eterna, grande e ammirabile Signore, Dio onnipotente, misericordioso Salvatore. Gloria al Padre.

 

Il Signore ci benedica e ci custodisca. Mostri a noi il suo volto e abbia misericordia di noi.  Volga a noi il suo sguardo e ci doni la sua pace. Il Signore ci benedica.

 

 

 

 

T

 

PRIMA SORGENTE

LO SPIRITO SANTO

“Cose più grandi …”

 

 

 

 

FALDE PROFONDE

Lo Spirito Santo

È Signore e dà la vita.
Terza persona della Trinità.

Scende in noi con il Battesimo, pone il suo sigillo con la cresima

Si ravviva con la vita sacramentale.

………

 

Un altro cardine è l'attenzione allo Spirito nei segni dei tempi.

 (Lettera dei quattro Ministri Generali di presentazione della Regola)

 

Tutti coloro che amano il Signore con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutta la mente, con tutta la loro forza (cf. Mc 12,30) ed amano il loro prossimo come se stessi (cf. Mt 22,39), ed odiano il proprio corpo con i suoi vizi e peccati, e ricevono il corpo ed il sangue del Signore nostro Gesù Cristo, e fanno degni frutti di penitenza: quanto mai sono felici questi e queste, facendo tali cose e perseverando in esse, perché su di esse riposerà lo Spirito del Signore (cf. Is 11,2) e stabilirà in essi la sua abitazione e la sua dimora (cf. Gv 14,23), e sono figli del Padre celeste, di cui fanno le opere, e sono sposi, fratelli e madri del nostro Signore Gesù Cristo (cf. Mt 12,50).       (Lettera ai Fedeli)

 

Siamo sposi quando con il vincolo dello Spirito Santo l'anima fedele si congiunge al nostro Signore Gesù Cristo. (Lettera ai Fedeli)

 

Tra le famiglie spirituali, suscitate dallo Spirito Santo nella Chiesa, quella Francescana riunisce tutti quei membri del Popolo di Dio, laici, religiosi e sacerdoti, che si riconoscono chiamati alla sequela di Cristo, sulle orme di S. Francesco d'Assisi.  (art. 1 Regola)

 

In seno a detta famiglia, ha una sua specifica collocazione l'Ordine Francescano Secolare. Questo si configura come un'unione organica di tutte le fraternità cattoliche sparse nel mondo e aperte ad ogni ceto di fedeli, nelle quali i fratelli e le sorelle, spinti dallo Spirito a raggiungere la perfezione della carità nel proprio stato secolare ….  (art. 2 Regola e art. 3 Cost.)

 

La regola e la vita dei francescani secolari è questa: osservare il vangelo di nostro Signore Gesù Cristo secondo l'esempio di S. Francesco d'Assisi, il quale del Cristo fece l'ispiratore e il centro della sua vita con Dio e con gli uomini. Cristo, dono dell'Amore del Padre, è la via a Lui, è la verità nella quale lo Spirito Santo ci introduce, è la vita che Egli è venuto a dare in Sovrabbondanza.

(art. 4 Regola)

 

«E chiunque osserverà queste cose sia ricolmo in cielo della benedizione dell'altissimo Padre e in terra sia ripieno della benedizione del Figlio suo diletto con il Santissimo Spirito Paraclito...». (Benedizione finale della Regola)

 

Il francescano secolare, impegnato a seguire l’esempio e gli insegnamenti di Cristo, ha il dovere dello studio personale e assiduo del Vangelo e della Sacra Scrittura. La Fraternità e i suoi Responsabili promuovano l’amore alla Parola evangelica e aiutino i fratelli a conoscerla e a comprenderla così come essa, con l’assistenza dello Spirito, è annunziata dalla Chiesa. (art. 9 Cost.)

 

Memori che lo Spirito Santo è la sorgente della loro vocazione, l’animatore della vita fraterna e della missione, i francescani secolari cerchino di imitare la fedeltà di Francesco alle sue ispirazioni e ascoltino l’esortazione del Santo di desiderare sopra tutte le cose « lo Spirito del Signore e le sue opere ».

 (art. 11 Cost.)

 

Ispirandosi all’esempio e agli scritti di Francesco, e soprattutto con la grazia dello Spirito, i fratelli vivano ogni giorno con fede il grande dono che ci ha fatto Cristo: la rivelazione del Padre. Rendano testimonianza di questa fede davanti agli uomini: …. (segue elenco di situazioni di vita)

(art. 12 Cost.)

 

Maria è modello di amore fecondo e fedele per tutta la comunità ecclesiale. I francescani secolari e le Fraternità cerchino di vivere l’esperienza di Francesco, che fece della Vergine la guida della sua opera; con lei, come i discepoli nella Pentecoste, accolgano lo Spirito per realizzarsi in comunità d’amore. (art. 16 Cost.)

 

Fin dall’ingresso in Fraternità si inizia il cammino di formazione, che deve svilupparsi per tutta la vita. Memori che lo Spirito Santo è il principale agente della formazione e sempre attenti a collaborare con Lui, responsabili della formazione sono: lo stesso candidato, la Fraternità intera, il

Consiglio con il Ministro, il Maestro di formazione e l’Assistente.  (art. 37 Cost.)

 

Come parte viva del Popolo di Dio e ispirandosi al Serafico Padre, i secolari francescani, « uniti in piena comunione con il Papa e con i Vescovi », cerchino di conoscere e approfondire la dottrina proposta dal Magistero della Chiesa attraverso i suoi documenti più significativi e siano attenti alla presenza dello Spirito Santo che vivifica la fede e la carità del Popolo di Dio. Collaborino alle iniziative promosse dalla Santa Sede, in modo particolare in quei campi in cui sono chiamati a lavorare in forza della vocazione francescana secolare. (art. 99 Cost.)

 

Lo Spirito Santo:

-          Riposa su di noi

-          Suscita la nostra “famiglia francescana”

-          Spinge a raggiungere la perfezione nella carità

-          Introduce nella verità di Cristo

-          Benedice

-          Assiste nella lettura del vangelo e nell’annuncio ai fratelli

-          Dona la grazia di vivere ogni giorno la rivelazione del Padre

 

Noi:

-          Desideriamo sopra a tutte le cose lo Spirito del Signore e le sue opere?

-          Viviamo ogni giorno il dono di Cristo?

-          Accogliamo lo Spirito per realizzarci in comunità di amore?

-          Siamo coscienti del fatto che lo Spirito è il principale agente della formazione?

-          Siamo pronti a collaborare con Lui?

-          Siamo attenti alla presenza dello Spirito Santo nella nostra vita?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

T

 

SECONDA SORGENTE

IL VANGELO

“Venite e vedrete”

 

 

 

 

 

FALDE PROFONDE
Il Vangelo

La buona notizia

Il libro sacro

Rivelazione del Padre

La vita di Gesù

Gesù stesso

Norma di vita per i cristiani

 

CARDINE

La spiritualità del francescano secolare è un progetto di vita incentrato sulla persona di Cristo e sulla sua sequela, piuttosto che un programma dettagliato da mettere in pratica. (art. 9 Cost.)

 

 

La priorità della vostra attenzione corra verso il contenuto evangelico, accogliendo il messaggio francescano che essa porta e la guida che vi offre per vivere secondo il Santo Vangelo.

(Lettera dei quattro Ministri Generali di presentazione della Regola)

 

In seno a detta famiglia, ha una sua specifica collocazione l'Ordine Francescano Secolare. Questo si configura come un'unione organica di tutte le fraternità cattoliche sparse nel mondo e aperte ad ogni ceto di fedeli, nelle quali i fratelli e le sorelle, spinti dallo Spirito a raggiungere la perfezione della carità nel proprio stato secolare, con la Professione si impegnano a vivere il Vangelo alla maniera di S. Francesco e mediante questa Regola autenticata dalla Chiesa.     (art. 2 Regola e art. 3 Cost.)

 

La regola e la vita dei francescani secolari è questa: osservare il vangelo di nostro Signore Gesù Cristo secondo l'esempio di S. Francesco d'Assisi, il quale del Cristo fece l'ispiratore e il centro della sua vita con Dio e con gli uomini. Cristo, dono dell'Amore del Padre, è la via a Lui, è la verità nella quale lo Spirito Santo ci introduce, è la vita che Egli è venuto a dare in sovrabbondanza. I francescani secolari si impegnino, inoltre, ad una assidua lettura del Vangelo, passando dal Vangelo alla vita e dalla vita al Vangelo(art. 4 Regola)

 

Quali «fratelli e sorelle della penitenza», in virtù della loro vocazione, sospinti dalla dinamica del Vangelo, conformino il loro modo di pensare e di agire a quello di Cristo mediante un radicale mutamento interiore che lo stesso Vangelo designa con il nome di «conversione», la quale, per la umana fragilità, deve essere attuata ogni giorno. (art. 7 Regola)

 

Cristo, fiducioso nel Padre, scelse per Sé e per la Madre sua una vita povera e umile, pur nell'apprezzamento attento e amoroso delle realtà create; così, i francescani secolari cerchino nel distacco e nell'uso una giusta relazione ai beni terreni, semplificando le proprie materiali esigenze; siano consapevoli, poi, di essere, secondo il Vangelo, amministratori dei beni ricevuti a favore dei figli di Dio.    (art. 11 Regola)

 

La comune vocazione dell'intera Famiglia francescana, a partire dalla formidabile esperienza spirituale di Francesco e di Chiara, è quella di "vivere secondo la forma del santo vangelo"; per incarnare quest'unica vocazione nella ricca varietà delle sue diverse espressioni, nel mondo e nel tempo a cui il Signore ci invia, le Costituzioni si rivelano un aiuto sempre più importante.

(Lettera dei quattro Ministri Generali di presentazione alle Costituzioni Generali)

 

Non a caso abbiamo scelto la data del 6 febbraio per la promulgazione delle Costituzioni Generali emendate. E’ questa la data in cui si commemorano i Protomartiri, testimoni per eccellenza, del Giappone, e cioè i 17 terziari francescani crocifissi a Nagasaki insieme a Pedro Batista, a Paolo Miki e agli altri loro compagni. Ben poco sappiamo di questi nostri lontani fratelli, se non l’irrinunciabile volontà di restare saldi nella fede, di non sottrarre la propria vita alla testimonianza del Vangelo, a qualsiasi costo. (Presentazione del Ministro CIOFS delle Costituzioni Generali)

 

La vocazione dell’OFS è vocazione a vivere il Vangelo in comunione fraterna. A questo scopo, i membri dell’OFS si riuniscono in comunità ecclesiali che si chiamano Fraternità.      (art. 3 Cost.)

 

I francescani secolari si impegnano con la Professione a vivere il Vangelo secondo la spiritualità francescana, nella loro condizione secolare. Cercano di approfondire, alla luce della fede, i valori e le scelte della vita evangelica secondo la Regola dell’OFS:

— in un itinerario continuamente rinnovato di conversione e di formazione;

— aperti alle istanze che vengono dalla società e dalle realtà ecclesiali, passando dal Vangelo alla vita e dalla vita al Vangelo;

— nella dimensione personale e comunitaria di questo itinerario. (art. 8 Cost.)

 

La spiritualità del francescano secolare è un progetto di vita incentrato sulla persona di Cristo e sulla sua sequela. I francescani secolari si impegnano con la Professione a vivere il Vangelo secondo la spiritualità francescana, nella loro condizione secolare.     

Il francescano secolare, impegnato a seguire l’esempio e gli insegnamenti di Cristo, ha il dovere dello studio personale e assiduo del Vangelo e della Sacra Scrittura. La Fraternità e i suoi Responsabili promuovano l’amore alla Parola evangelica e aiutino i fratelli a conoscerla e a comprenderla così come essa, con l’assistenza dello Spirito, è annunziata dalla Chiesa  (art. 9 Cost.)

 

Anche nel dolore Francesco ha sperimentato la fiducia e la gioia attingendo:

— all’esperienza della paternità di Dio;

— alla fede incrollabile di risorgere con Cristo alla vita eterna;

— all’esperienza di poter incontrare e lodare il Creatore nella fraternità universale con tutte le creature.

Perciò, in conformità al Vangelo, i francescani secolari dicono il loro sì alla speranza e alla gioia di vivere. Offrono un contributo contro le molteplici angustie e il pessimismo, preparando un futuro migliore. (art. 26 Cost.)

 

La Professione è l’atto ecclesiale solenne con il quale il candidato, memore della chiamata ricevuta da Cristo, rinnova le promesse battesimali e afferma pubblicamente il proprio impegno a vivere il Vangelo nel mondo secondo l’esempio di Francesco e seguendo la Regola dell’OFS.

(art. 42 Cost.)

 

I francescani secolari cerchino di vivere in « comunione vitale reciproca » con tutti i membri della Famiglia Francescana. Siano pronti a promuovere iniziative comuni, o a parteciparvi, con i religiosi e le religiose del Primo, Secondo e Terz’Ordine, con gli Istituti Secolari e con altri gruppi ecclesiali laici che riconoscono Francesco come modello ed ispiratore, per collaborare a diffondere il Vangelo, rimuovere le cause dell’emarginazione e servire la causa della pace.    (art. 98 Cost.)

 

 

C’è un continuo interscambio tra la vita ed il Vangelo, quasi un equivalenza.

 

Il Vangelo mi dà vita.

Io do la mia vita per il Vangelo?

 

Il Vangelo è vita.

La mia vita è Vangelo?

 

Ma, cosa è per me il Vangelo

 

 

 

 

T

 

TERZA SORGENTE

L’EUCARISTIA

“Si aprirono i loro occhi”

 

 

 

 

 

 

FALDE PROFONDE

L’Eucaristia

Corpo di Cristo

Presenza reale

…..

 

La fede di S. Francesco che dettò queste parole: «Niente altro vedo corporalmente in questo mondo dello stesso altissimo Figlio di Dio se non il suo santissimo Corpo e il santissimo Sangue» sia per essi l'ispirazione e l'orientamento della loro vita eucaristica. (art. 5 Regola)

 

Come Gesù fu il vero adoratore del Padre, così facciano della preghiera e della contemplazione l'anima del proprio essere e del proprio operare. Partecipino alla vita sacramentale della Chiesa, soprattutto all'Eucaristia, e si associno alla preghiera liturgica in una delle forme della Chiesa stessa proposte, rivivendo così i misteri della vita di Cristo. (art. 8 Regola)

 

L’Eucaristia è il centro della vita della Chiesa. In essa Cristo ci unisce a Lui e tra noi come un unico corpo. Quindi, l’Eucaristia sia il centro della vita della Fraternità; i fratelli partecipino all’Eucaristia con la maggiore frequenza possibile, memori del rispetto e dell’amore di Francesco che nell’Eucaristia ha vissuto tutti i misteri della vita di Cristo. (art. 14 Cost.)

 

La Fraternità si riunisca periodicamente anche come comunità ecclesiale per celebrare l’Eucaristia in un clima che rinsaldi il vincolo fraterno e caratterizzi l’identità della Famiglia Francescana. Dove non sia possibile la celebrazione particolare, si partecipi a quella della più larga comunità ecclesiale.  (art. 53 Cost.)

 

La Fraternità ricorda con gratitudine i fratelli defunti, e prosegue la comunione con loro nella

preghiera e nell’Eucaristia. (art. 53 Cost.)

 

L’Eucaristia fa la Chiesa e la Chiesa fa l’Eucaristia.

Fons et culmen

Sacrificio e banchetto

Alimento

Bene primario indispensabile – non posso vivere senza

Non c’è vocazione senza.

 

Davanti all’Eucaristia non ci sono spiegazione e parole, c’è solo contemplazione e ascolto.

 

L’Eucaristia è per me un dovere o un piacere?

 

 

 

 

 

T

 

QUARTA SORGENTE

LA CHIESA

“che siano uno ….”

 

 

 

 

 

 

 

 

FALDE PROFONDE

La Chiesa

Sposa di Cristo

Popolo di Dio

Madre

Comunione di credenti

……..

 

 

La Chiesa ve la consegna (la Regola) come norma di vita. (Lettera dei quattro Ministri Generali di presentazione della Regola)

 

Noi siamo lieti che il «carisma francescano» ancora oggi vigoreggi per il bene della Chiesa e della comunità umana, nonostante il serpeggiare di dottrine accomodanti e la crescita di tendenze che allontanano gli uomini da Dio e dalle cose soprannaturali.

(Lettera apostolica di approvazione della Regola – Papa Paolo VI)

 

Tra le famiglie spirituali, suscitate dallo Spirito Santo nella Chiesa, quella Francescana riunisce tutti quei membri del Popolo di Dio, laici, religiosi e sacerdoti, che si riconoscono chiamati alla sequela di Cristo, sulle orme di S. Francesco d'Assisi. In modi e forme diverse, ma in comunione vitale reciproca, essi intendono rendere presente il carisma del comune Serafico Padre nella vita e nella missione della Chiesa. (art. 1 Regola)

 

In seno a detta famiglia, ha una sua specifica collocazione l'Ordine Francescano Secolare. Questo si configura come un'unione organica di tutte le fraternità cattoliche sparse nel mondo e aperte ad ogni ceto di fedeli, nelle quali i fratelli e le sorelle, spinti dallo Spirito a raggiungere la perfezione della carità nel proprio stato secolare, con la Professione si impegnano a vivere il Vangelo alla maniera di S. Francesco e mediante questa Regola autenticata dalla Chiesa.  (art. 2 Regola)

 

La presente Regola, dopo il Memoriale propositi (1221) e dopo le Regole approvate dai Sommi Pontefici Nicolò IV e Leone XIII, adatta l'Ordine Francescano Secolare alle esigenze ed attese della santa Chiesa nelle mutate condizioni dei tempi. La sua interpretazione spetta alla Santa Sede e l'applicazione sarà fatta dalle Costituzioni Generali e da Statuti particolari. (art. 3 Regola)

 

I francescani secolari, quindi, ricerchino la persona vivente e operante di Cristo nei fratelli, nella sacra Scrittura, nella Chiesa e nelle azioni liturgiche. (art. 5 Regola)

 

Sepolti e resuscitati con Cristo nel Battesimo che li rende membri vivi della Chiesa, e ad essa più fortemente vincolati per la Professione, si facciano testimoni e strumenti della sua missione tra gli uomini, annunciando Cristo con la vita e con la parola. Ispirati a S. Francesco e con lui chiamati a ricostruire la Chiesa, si impegnino a vivere in piena comunione con il Papa, i Vescovi e i Sacerdoti in un fiducioso e aperto dialogo di creatività apostolica. Ispirati a S. Francesco e con lui chiamati a ricostruire la Chiesa, si impegnino a vivere in piena comunione con il Papa, i Vescovi e i Sacerdoti in un fiducioso e aperto dialogo di creatività apostolica.   (art. 6 Regola)

 

Partecipino alla vita sacramentale della Chiesa, soprattutto all'Eucaristia, e si associno alla preghiera liturgica in una delle forme della Chiesa stessa proposte, rivivendo così i misteri della vita di Cristo. (art. 8 Regola)

 

Artt. 17 e 20 Cost.

 

La fraternità locale ha bisogno di essere canonicamente eretta, e così diventa la cellula prima

di tutto l'Ordine e un segno visibile della Chiesa, comunità di amore. (art. 22 Regola)

 

Lettera di presentazione delle Costituzioni generali

Lettera dei quattro Ministri di presentazione delle Costituzioni Generali

 

Non tutto è stato facile e alcuni aspetti devono ancora essere pienamente assimilati affinché, all’aurora del Terzo Millennio, l’OFS divenga realmente “una milizia che può essere all’avanguardia nella Chiesa e nel mondo per la costruzione di una società più umana e più cristiana”, come auspicava nel 1990 il Card. Hamer … (Promulgazione delle Costituzioni Generali)

 

Tutti i fedeli sono chiamati alla santità ed hanno diritto di seguire, in comunione con la Chiesa, un proprio cammino spirituale. Nella Chiesa esistono molte famiglie spirituali, con diversità di carismi. Tra queste famiglie va annoverata la Famiglia Francescana che, nei suoi vari rami, riconosce come padre, ispiratore e modello San Francesco d’Assisi. Nella Famiglia Francescana, sin dagli inizi, ha una propria collocazione l’Ordine Francescano Secolare. Esso è formato dall’unione organica di tutte le Fraternità cattoliche i cui membri, mossi dallo Spirito Santo, si impegnano con la Professione a vivere il Vangelo alla maniera di Francesco nel loro stato secolare, osservando la Regola approvata dalla Chiesa.  (art. 1 Cost.)

 

Art. 4 Cost.

 

Il francescano secolare, impegnato a seguire l’esempio e gli insegnamenti di Cristo, ha il dovere dello studio personale e assiduo del Vangelo e della Sacra Scrittura. La Fraternità e i suoi Responsabili promuovano l’amore alla Parola evangelica e aiutino i fratelli a conoscerla e a comprenderla così come essa, con l’assistenza dello Spirito, è annunziata dalla Chiesa. (art. 9 Cost.)

 

Con Gesù, obbediente fino alla morte, cerchino di conoscere e di fare la volontà del Padre. Rendano grazie a Dio per il dono della libertà e per la rivelazione della legge dell’amore. Accettino l’aiuto che, per compiere la volontà del Padre, viene loro offerto dalla mediazione della Chiesa, da coloro che in essa sono stati costituiti in autorità e dai confratelli. Assumano con serena fermezza il rischio di scelte coraggiose nella vita sociale. (art. 12 Cost.)

 

In questo spirito di conversione va vissuto l’amore al rinnovamento della Chiesa, da accompagnare con il rinnovamento personale e comunitario. Frutto della conversione, che è una risposta all’amore di Dio, sono le opere di carità nei confronti dei fratelli.  (art. 13 Cost.)

 

Art. 13 Cost.

 

Consapevoli che Dio ha voluto fare di tutti noi un popolo e che ha reso la sua Chiesa sacramento universale di salvezza, i fratelli si impegnino ad una riflessione di fede sulla Chiesa, sulla sua missione nel mondo di oggi e sul ruolo dei laici francescani in essa, raccogliendo le sfide e assumendo le responsabilità che questa riflessione farà loro scoprire. …

Partecipino ai sacramenti della Chiesa, attenti non solo alla santificazione personale ma anche

a servire la crescita della Chiesa e l’espansione del Regno. (art. 14 Cost.)

 

I francescani secolari, che mediante il lavoro e i beni materiali debbono provvedere alla propria famiglia e servire la società, hanno un modo peculiare di vivere la povertà evangelica. Per comprenderlo ed attuarlo si richiede un forte impegno personale e lo stimolo della Fraternità mediante la preghiera e il dialogo, la revisione comunitaria della vita, l’ascolto delle indicazioni della Chiesa e delle istanze della società.  (art. 15 Cost.)

 

Art. 16 Cost.

 

Chiamati a collaborare alla costruzione della Chiesa come sacramento di salvezza per tutti gli uomini e resi per il Battesimo e la Professione « testimoni e strumenti della sua missione », i francescani secolari annunziano Cristo con la vita e la parola. Il loro apostolato preferenziale è la testimonianza personale61 nell’ambiente in cui vivono e il servizio all’edificazione del regno di Dio nelle realtà terrestri. Nelle Fraternità si promuova la preparazione dei fratelli alla diffusione del messaggio evangelico « nelle comuni condizioni del secolo » e alla collaborazione alla catechesi nelle comunità ecclesiali. … La partecipazione al servizio di santificare, che la Chiesa esercita mediante la liturgia, la preghiera e le opere di penitenza e carità, viene messa in pratica dai fratelli anzitutto nella propria famiglia, poi nella Fraternità ed infine con la loro presenza attiva nella Chiesa locale e nella società. (art. 17 Cost.)

 

Impegnati a edificare il regno di Dio nelle realtà e attività temporali, i francescani secolari, per vocazione, vivono come realtà inseparabile la loro appartenenza alla Chiesa e alla società.

(art. 20 Cost.)

 

Artt. 22 – 23 – 24 Cost.

 

« L’OFS si articola in Fraternità ai vari livelli », con il fine di promuovere in forma ordinata l’unione e la collaborazione vicendevole tra i fratelli e la loro presenza attiva e comunitaria, sia nella Chiesa particolare che nella Chiesa universale.  (Art. 28 Cost.)

 

Art. 29 Cost.

 

L’ufficio di Ministro o di Consigliere è un servizio fraterno, un impegno a sentirsi disponibile e responsabile nei confronti di ogni fratello e della Fraternità, affinché ognuno si realizzi nella propria vocazione e ogni Fraternità sia una vera comunità ecclesiale francescana, attivamente presente nella Chiesa e nella società. I Responsabili dell’OFS ad ogni livello siano fratelli professi perpetui, convinti della validità della vita evangelica francescana, attenti con visione larga e generosa alla vita della Chiesa e della società, aperti al dialogo, disponibili a dare e a ricevere aiuto e collaborazione. (Art. 31 Cost.)

 

Art. 35 Cost.

 

Condizioni per l’ammissione sono: professare la fede cattolica, vivere in comunione con la Chiesa, avere una buona condotta morale, mostrare segni chiari di vocazione. (art. 39 Cost.)

 

I candidati vengono guidati alla lettura e alla meditazione delle Sacre Scritture, alla conoscenza della persona e degli scritti di Francesco e della spiritualità francescana, allo studio della Regola e delle Costituzioni. Sono educati ad amare la Chiesa e ad accogliere il suo Magistero. I laici si esercitano a vivere con stile evangelico l’impegno temporale nel mondo.  (art. 40 Cost.)

 

Iniziata nelle tappe precedenti, la formazione dei fratelli si attua in modo permanente e continuo. Essa va intesa come aiuto alla conversione di ciascuno e di tutti e all’adempimento della propria missione nella Chiesa e nella società. …  La formazione permanente aiuti i fratelli a .. a riflettere, illuminati dalla fede e aiutati dai documenti del Magistero, sugli avvenimenti della Chiesa e della società prendendo, conseguentemente, delle posizioni coerenti …. (art. 44 Cost.)

 

Artt. 62 . 69 – 71 – 76 Cost.

 

La cura spirituale e pastorale dell’OFS, affidata dalla Chiesa al Primo Ordine Francescano e al TOR, è dovere anzitutto dei loro Ministri generali e provinciali. Ad essi spetta « l’altius moderamen » di cui al can. 303. « L’altius moderamen » mira a garantire la fedeltà dell’OFS al carisma francescano, la comunione con la Chiesa e l’unione con la Famiglia Francescana, valori che rappresentano per i francescani secolari un impegno di vita.  (art. 85 Cost.)

 

Artt. 92 – 93 – 95 Cost.

 

(I francescani secolari) Devono coltivare particolarmente affetto, che si traduca in iniziative concrete di fraterna comunione, verso le sorelle di vita contemplativa che, come Santa Chiara di Assisi, rendono testimonianza nella Chiesa e nel mondo e dalla cui mediazione attendono abbondanza di grazie per la Fraternità e per le opere d’apostolato. (Art. 98 Cost.)

 

Come parte viva del Popolo di Dio e ispirandosi al Serafico Padre, i secolari francescani, « uniti in piena comunione con il Papa e con i Vescovi », cerchino di conoscere e approfondire la dottrina proposta dal Magistero della Chiesa attraverso i suoi documenti più significativi e siano attenti alla presenza dello Spirito Santo che vivifica la fede e la carità del Popolo di Dio. Collaborino alle iniziative promosse dalla Santa Sede, in modo particolare in quei campi in cui sono chiamati a lavorare in forza della vocazione francescana secolare.   (art. 99 Cost.)

 

La vocazione a « ricostruire » la Chiesa deve spingere i fratelli ad amare e vivere sinceramente la comunione con la Chiesa particolare, in cui svolgono la propria vocazione e realizzano il loro impegno apostolico, consapevoli che nella diocesi è operante la Chiesa di Cristo. I francescani secolari adempiano con dedizione i doveri a cui sono tenuti nei confronti della Chiesa particolare; prestino aiuto alle attività di apostolato e alle attività sociali esistenti nella diocesi. In spirito di servizio si rendano presenti come Fraternità OFS nella vita della diocesi, pronti a collaborare con altri gruppi ecclesiali e a partecipare ai Consigli pastorali. La fedeltà al proprio carisma, francescano e secolare, e la testimonianza di sincera e aperta fratellanza sono il loro principale servizio alla Chiesa, che è comunità d’amore. Siano in essa riconosciuti per il loro « essere » dal quale scaturisce la loro missione. (art. 100 Cost.)

 

Le Fraternità erette in una Chiesa parrocchiale cerchino di cooperare nell’animazione della comunità parrocchiale, della liturgia e delle relazioni fraterne; si integrino nella pastorale d’insieme con preferenza per le attività più congeniali alla tradizione e alla spiritualità francescana secolare.  (art. 103 Cost.)

 

La Chiesa è nata dal costato aperto di Cristo.

È Madre

Ha una dimensione celeste ed una terrestre.

È sacramento universale di salvezza per tutto il genere umano

 

Qual è la nostra relazione con la Chiesa?

La amiamo? La ripariamo?

Abbiamo dialogo di corresponsabilità e creatività?

 

COME ATTINGO ALLE SORGENTI LA MIA VOCAZIONE?

 

NUOVO INIZIO

 

“Incominciamo, fratelli, a servire il Signore Dio nostro, perché finora abbiamo combinato poco”.

Amen